Platania: Ennesimo successo targato Color Fest

Platania –(di Giovanni Mazzei) – Ennesimo successo targato Color Fest. Nel weekend appena trascorso i boschi platanesi, nel lametino, hanno ospitato la settima edizione del Color Fest, festival di musica indipendente che riesce a far arrivare in Calabria i vertici della scena musicale alternativa nazionale.
Una due giorni ricca di concerti – ben quindici gli artisti presenti nella line up, oltre a tre dj – che ha fatto sì che si alternassero, sui due palchi che costituivano l’assetto della rassegna, sia nomi attualmente popolari, che nomi storici della scena musicale alternativa italiana.
Ma Color Fest non è stato solo musica: un’intera area è stata, infatti, adibita a mercatino, con vinili, abiti vintage, collanine handmade, prodotti bio e tutto ciò che può interessare un pubblico sensibile a un’alternativa non solo musicale ma anche sociale; oltre, ovviamente, alle aree food and beverage.
Non siamo in riviera, non ci troviamo su nessun lido anzi alla Giurranda – location dell’evento – la giacchetta è obbligatoria e il maglioncino consigliabile, nonostante le condizioni climatologiche non tropicali e le oggettive difficoltà nella gestione parcheggi, però, anche questa settima edizione del Color Fest ha saputo riscaldare i cuori del pubblico grazie a una lineup ben armonizzata e a un’organizzazione ormai collaudata.
Il primo giorno ha visto sul palco del Color la presenza di molti nomi freschi, frizzanti, forse ai più sconosciuti ma di sicura qualità, come Clavdio e Franco 126. Oltre a loro, ad esibirsi, e avere forse il maggior richiamo per questa prima giornata, sono stati il supergruppo I Hate My Village, composto da membri già facenti parte di Afterhours, Verdena ecc; i mascherati Tre Allegri Ragazzi Morti, che hanno presentato in Calabria il nuovo disco; Fast Animals and Slow Kids, band perugina, tutta energia, alla ribalta delle cronache musicali del momento. Da segnalare anche le coinvolgenti esibizioni de La Rappresentante di Lista eN.A.I.P – Nessun Artista InParticolare, che hanno ben saputo empatizzare con il proprio pubblico, trasmettendo tutta l’energia del loro live.

Il secondo giorno in montagna, accompagnato da una leggera umidità che presto si tramutava in goccioline su ogni vestito, oltre alla possibilità di esplorare i vari stand del merchandising dei gruppi, esposizioni artistiche come quella Cromosomi o conoscere altre realtà locali come Curinga Music Festival, ha dato la possibilità di ascoltare due vere e proprie pietre miliari nel panorama musicale italiano.
Ci riferiamo a Giorgio Canali e ai Massimo Volume, che nonostante un bizzarro orario di esibizione, hanno saputo far emozionare il proprio pubblico, il quale ha potuto godersi la musica – specie durante l’esibizione della band bolognese, avvenuta intorno le 19:45 – mentre un affascinante quarto di luna cominciava ad affacciarsi nel cielo terso, preparandoci alla notte platanese.

Seconda giornata che registra, anche, le esibizioni di Claudia, Murubutu, Spaghetti Unplugged, del cantautore Motta e del gruppo Eugenio in Via di Gioia, i quali in un divertente live hanno presentato anche un componente del gruppo con origine di Acri (CS).
In conclusione del secondo giorno, mentre il lunedì già aveva scavalcato la domenica, vi è stato l’irriverente e provocatoria esibizione di Miss Keta: mascherato personaggio, negli ultimi tempi alla ribalta della scena musicale italiana.
L’edizione 2019 del Color Fest era sottotitolata “Sei bella davvero”, un invito alla scoperta non solo della creatività e della musica del festival ma anche dell’atmosfera e della straordinaria bellezza dei luoghi in cui Color Fest è incastonato: equidistante fra il mare e i tramonti di Gizzeria e il monte Reventino, massiccio montuoso della Calabria che rappresenta il prolungamento occidentale della Sila Piccola. Tale obiettivo è stato sicuramente conseguito dagli organizzatori della rassegna lametina.