Il “Viaggio” di Cannone che fa riflettere sulla condizione umana

Vibo Valentia  – Un incontro ricco di significati e di profonde riflessioni “sulla condizione umana, sul potere economico-finanziario; sulle multinazionali che dominano il nostro pianeta; sui sentimenti e sulle nostre angosce quotidiane. Sulla mafia e sul consumismo, sulla nostra coscienza che si interroga; sulle nostre passioni, sulla politica e su un mondo alla deriva che ci obbliga a pensare al prossimo come un nemico e che fa dell’individualismo esasperato un modello da seguire in un’umanità priva di valori”.
Di questo e di tanto altro si è discusso a Sant’Onofrio alle porte di Vibo Valentia, nel corso della presentazione dell’ultimo libro dello scrittore e giornalista lametino, Antonio Cannone, “Viaggio tra i destini paralleli della mia Terra”.
Dibattito partecipato con numerosi interventi da parte di un pubblico attento e interessato alle tematiche del libro di Cannone che ha interagito spiegando i contenuti della sua opera partendo da “quelle vite parallele che ognuno di noi incontra – ha evidenziato – e che sono di fatto ciò che è il nostro vissuto. Questo lavoro è la coscienza mia, ma credo un po’ di tutti noi, che ci interroghiamo sul vivere quotidiano, su ciò che è giusto o sbagliato, sulle relazioni, sulla nostra esistenza, sulla fede, sulla morale,sulla morte. E tutto, partendo dal tempo che passa e da ciò che noi, venendo al mondo, incontriamo e che già percepiamo all’interno del grembo di nostra madre. Ovvero, un’umanità fatta già da altri prima di noi e alla quale ci adattiamo per poi, durante il corso della vita, contribuire a costruire, cambiare, migliorare o peggiorare”. Ad introdurre la serata, il sindaco del centro vibonese, Onofrio Maragò che ha parlato della sinergia con l’Associazione “L’Isola che non c’è” e dell’impegno dell’Amministrazione da lui diretta nel campo del sociale. Ad illustrare l’opera di Cannone, lo storico vibonese,Michele Furci che non ha esitato a definire il libro “un testo profondo e semplice allo stesso tempo, che abbraccia argomenti a noi tutti cari e che viviamo quotidianamente. Un intelligente punto di vista sul presente che aiuta a riflettere e ad interrogarci”. Per Concetta Silvia Patrizia Marzano dell'”Isola che non c’è”, il messaggio del libro di Cannone “ha una valenza sociale di grande significato e ci dice delle verità sul mondo di oggi e sulle quali occorrerebbe aprire una discussione in ogni momento del nostro vivere”.