“I Cavalli di monsignor Perrelli” al Grandinetti di Lamezia

Lamezia Terme – (di Giovanni Mazzei) – Ulteriore grande appuntamento con la stagione teatrale targata AMACalabria al Grandinetti di LameziaTerme. In scena “I cavalli di monsignor Perrelli”, farsa in musica di Beppe Barra e Lamberto Lambertini. Giungono, durante l’intervallo, i saluti del sindaco Mascaro, fresco di nomina, e del neo assessore alla cultura Giorgia Gargano. Nell’atmosfera della Napoli borbonica va in scena quella che è una fedele e ironica ricostruzione della commedia italiana antica. L’aria opulenta della nobiltà napoletana si percepisce dalla stenografia e dai costumi degli attori sul palcoscenico, che richiamano a un’epoca di merletti e cicisbei, di facce truccate e canti in falsetto.
Gli intermezzi musicali, riferirti alle situazioni presentati in scena come la dieta dei cavalli e la presenza del plenilunio, scandiscono le scaramucce verbali fra i due protagonisti: Monsignor Perrelli (Patrizio Trampetti) e Meneca (Beppe Barra), la sua perpetua.
Monsignor Perrelli è un uomo di chiesa ma anche un eccentrico uomo di scienza, che millanta invenzioni divenute leggendarie; al limite della stupidità, egli è portatore di surreale poesia, di pura follia.
Croce e delizia della donna di servizioMeneca: sempre pronta a riempirlo di leccornie e prelibatezze.
Monsignore non è il classico burbero: è un bambino invecchiato che ripete i suoi gesti, i suoi suoni, le sue parole come un vecchio carillon al quale, pur scordato, ci si è affezionati. Meneca infatti, invece di rimproverarlo, di ribellarsi – tanto non servirebbe a nulla – lo coccola e lo vizia con i suoi gustosissimi, pesantissimi manicaretti della tradizione gastronomica napoletana.
Unici momenti di sfogoper la perpetua, sono i soliloqui che, a sipario chiuso intrattiene innanzi al pubblico, il quale divertito ha anche partecipato ad alcune battute,dell’abile Barra.
La grande capacità recitativa degli attori ha saputo trasformare delle semplici scene di via quotidiana, in attenta parafrasi della vita di ognuno di noi. Citando alcune ricette offerte dalla divertente Meneca, potremmo definire questa pièce come un “bocconotto”: composto da semplici elementi della tradizione ma capace di sorprendere con la sua genuinità.

,