La “Memoria del corpo”. Parte domani la terza edizione del MoMe Festival

Simeri Crichi (CZ) – 9 GIUGNO 2021. Parte domani, con il cantiere teatrale “Identità e streotipi” a cura di Anna Macrì la terza edizione del “MoMe Festival-Momenti di Memoria”, il festival promosso dal comune di Simeri Crichi e co-finanziato dal PAC Calabria 2014-2020 (azione 1, tipologia 1.3, annualità 2019), in partenariato con l’associazione culturale Confine Incerto che cura il progetto fin dal 2018 nei suoi aspetti artistici e organizzativi.
Il progetto multi-culturale – che mette insieme strettamente appuntamenti dedicati alla ricerca e formazione, musica, teatro, street art, trekking archeologico e performativo il coinvolgimento delle associazioni e dei produttori locali – vede la direzione artistica di Emanuela Bianchi e del co-direttore artistico Giorgia Boccuzzi.
I laboratori si svolgeranno domani – giovedì 10 giugno – e venerdì 11 giugno dalle 17 alle 20 nel parco giochi di Simeri Mare. Da dove partiamo? Dal concetto di “genere” che indica sia la percezione che ciascuno ha di sé in quanto maschio o femmina (cioè l’identità di genere), ma anche il sistema socialmente costruito intorno a quelle stesse identità (cioè il ruolo di genere). Al di là dell’orientamento sessuale, che prescinde dal genere in cui ci si riconosce, la propria identità si sviluppa attraverso le relazioni affettive e sociali con il riconoscimento del proprio essere, del proprio corpo e l’accettazione verso se stessi e il riconoscimento sociale della propria identità passa proprio attraverso il corpo identitario. Nella costruzione della propria identità e nello sviluppo di momenti critici di tale costruzione, gli stereotipi di genere e la cultura del pregiudizio hanno un peso non indifferente e possono operare un danno enorme, complicando fino allo sfinimento la possibilità di autorealizzazione del singolo.
Il laboratorio di Confine Incerto, “Cantiere identità e stereotipi”, mira a dimostrare, attraverso l’opera didattica teatrale mirata soprattutto sull’azione del corpo e la sua consapevolezza, che esistono una serie di forme alternative per dare spazio ad una cultura delle differenze in tutti i contesti, offre la possibilità di rivedere il concetto di categoria e i relativi giudizi di valore.