Catanzaro – “Con la chiusura dell’autostrada Salerno – Reggio Calabria, si accentua e si rende ancora piu’ evidente una spaccatura in due del Paese che non e’ solo virtuale, concorrendo cosi’ ad aggravare una situazione economica gia’ molto pesante”. Lo dichiara il presidente di Unindustria Calabria Natale Mazzuca che manifesta tutta la preoccupazione delle imprese per la delicata questione che investe aziende e cittadini, in via principale della Calabria e della Sicilia. “L’incidente che ha provocato la tragica morte del lavoratore non puo’ e non deve lasciare indifferenti, come sempre abbiamo grande rispetto e fiducia del lavoro e delle decisioni delle autorita’ competenti, quello che chiediamo – aggiunge il presidente di Unindustria Mazzuca – e’ di considerare la questione come una priorita’ assoluta di cui e’ necessario che il Governo si faccia carico per la valenza dell’impatto che deriva sulla fragile economia locale. La nostra raccomandazione e’ che si proceda con la tutta la celerita’ possibile e consentita dalla tecnologia e dalle competenze presenti, tanto per fare luce sulle cause del grave incidente, quanto per verificare le condizioni di sicurezza che possano consentire la piu’ rapida riapertura del viadotto Italia anche in previsione delle prossime festivita’ pasquali che speriamo possano favorire il flusso turistico, anche di prossimita’, verso i nostri bei territori”.
Il presidente Mazzuca ha avuto modo di porre l’accento sulla poca attenzione riposta dal Governo verso la Calabria anche in occasione del convegno tenuto a Catanzaro con la partecipazione del vice presidente nazionale di Confindustria, Alberto Baban. “Quello che vogliamo e’ porre “l’impresa al centro” – argomenta Mazzuca – servono pero’ le precondizioni perche’ si possa lavorare in una regione ed in un Paese normale, in cui venga facilitata e non ostacolata l’attivita’ di chi ogni giorno si mette in discussione per sostenere lo sviluppo. Dobbiamo purtroppo rimarcare la disattenzione verso il Mezzogiorno nel dibattito nazionale, eppure il Sud e’ l’area dove c’e’ piu’ margine di crescita ed e’ solo se crescera’ il Sud che potra’ farcela il Paese. La stessa modalita’ con la quale e’ stato nominato il commissario alla sanita’ lascia perplessi – dice il presidente di Unindustria Calabria Mazzuca – non e’ un problema che riguarda le qualita’ della persona individuata, il problema e’ il metodo. Non e’ pensabile che si possano fare nomine in un settore cosi’ delicato e con tali e tanti riflessi anche sulla gestione corrente del bilancio regionale, senza un preventivo concerto con il governo del territorio. Non e’ un problema che puo’ essere ascritto al solo ambito politico, riguarda ed investe la dignita’ e la capacita’ di concorso nella scelta da parte della popolazione amministrata. Anche perche’ le tante gestioni commissariali in Calabria, come altrove, non e’ che abbiano dato, in generale, buona prova di se’. L’auspicio degli Industriali calabresi – conclude il presidente di Unindustria Calabria – e’ che si faccia presto un “tavolo Calabria” dove ognuno sia impegnato con coerenza e convinzione per la propria parte e per le proprie responsabilita’: Governo, Giunta regionale, forze sociali, mondo scientifico e sistema economico”.