A/3: Uil Calabria, bruciare tappe riapertura

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Catanzaro – “La Calabria ha fame di mobilita’. Sente il bisogno urgente di accorciare le distanze con il resto del Paese e rompere l’isolamento nel quale l’hanno condannata politiche infrastrutturali dissennate e cantieri “senza mai fine”. Per questo la Uil calabrese e’ convinta che bisogna bruciare i tempi della riapertura al traffico del viadotto “Italia” sulla Salerno-Reggio Calabria”. Lo affermano, in una nota, il Segretario Generale dell’Uil Calabria Santo Biondo, i Segretario generale di Cosenza Roberto Castagna e il Segretario generale Feneal-Uil della Calabria, Bruno Marte.
“In questo senso – continua la nota – accogliamo con entusiasmo la notizia di queste ultime ore della decisione assunta dalla Procura di Castrovillari che ha scelto di aprire ai primi interventi dell’Anas sull’infrastruttura. Sarebbe un grave colpo per l’economia regionale se la stagione estiva passasse senza che questo problema venisse affrontato e risolto anche in maniera parziale. Siamo altresi’ convinti -continua il comunicato – che sia necessario far lavorare gli uffici giudiziari nella massima serenita’, per consentire loro di perseguire l’esigenza di un accertamento approfondito ed esauriente di quanto successo su quel tratto della Salerno-Reggio Calabria. Si dica ai calabresi cosa e’ successo in modo chiaro. Questa organizzazione sindacale, infatti, ritiene che non sia scartabile a priori l’ipotesi che il cedimento della struttura possa essere stato determinato dalla sua vetusta’ e dal volume di carico che, negli ultimi decenni, ha dovuto sopportare”.

“La Uil Calabria , per l’ennesima volta, – continua il comunicato – richiama all’attenzione il Governo nazionale sui problemi del territorio: una regione che gia’ sconta un pesante isolamento strutturale sia nel trasporto aereo che in quello su rotaia. Un gap atavico frutto di politiche sbagliate e del disinteresse della grande industria per i problemi di gran parte del Mezzogiorno d’Italia. La Calabria non puo’ diventare importante solo quando c’e’ da mungere il consenso elettorale o quando si decide di trasformarla in una discarica per rifiuti tossici e pericolosi. In questa regione ci sono esperienze produttive importanti anche lungo il tracciato della Salerno-Reggio Calabria. E’ il caso, ad esempio, del cantiere Anas operativo fra Laino Borgo e Laino Castello, in cui operano mille dipendenti in gran parte calabresi e ad alta specializzazione. Un cantiere all’avanguardia, per tecnologie e mezzi, che si pone in contraddizione con l’idea errata, che spesse volte in questi anni, si e’ generata nell’opinione pubblica che attribuisce la lentezza dei lavori all’inefficienza dei cantieri . Qui, – conclude la Uil – e l’abbiamo verificato direttamente, si sta lavorando celermente, a ritmi serrati, per completare l’appalto nei tempi stabiliti”.