Lavoro: Cisl, sbloccare pagamenti ammortizzatori in deroga

tramonti05-06Catanzaro – Dopo mesi, finalmente l’agenzia di coesione ha approvato la riprogrammazione Pac regionale che assegna oltre 80 milioni per il pagamento delle indennita’ di mobilita’ in deroga 2014. Ora il Ministero trasferisca subito le risorse al fondo nazionale per l’occupazione per consentire all’Inps di liquidare le indennita’ a migliaia di lavoratori privi di ogni forma di sostegno al reddito. Allo stesso tempo, e’ intollerabile che la Regione a distanza di due anni non abbia ancora istruito le istanze di cassa integrazione in deroga 2014, lasciando migliaia di lavoratori nel limbo dell’incertezza”. Lo affermano in una dichiarazione congiunta il segretario generale Cisl Calabria, Paolo Tramonti, e il segretario regionale Giuseppe Lavia. “La Regione, ora che la nuova programmazione 2014-2020 e’ pienamente operativa -aggiungono – mantenga fede agli impegni assunti a piu’ riprese con Cisl-Cgil-Uil sul versante delle politiche attive del lavoro. La Regione attivi con immediatezza le misure di bonus occupazionale per incentivare le imprese che intendono assumere, le misure per l’autoimpiego, un intervento straordinario per garantire l’accompagnamento alla pensione degli over 60, un piano di riqualificazione professionale ed una valorizzazione delle esperienze dei tirocini formativi. Occorre, inoltre, sull’esempio di quanto si sta faticosamente cercando di fare nel settore degli appalti della banda ultra larga, prevedere specifici protocolli di legalita’ e clausole sociali, affinche’ le imprese aggiudicatarie di appalti per opere finanziate dalla Regione assumano una percentuale di lavoratori provenienti dal bacino della mobilita’ in deroga. Occorre mettere in campo un piano di contrasto alla poverta’ che si poggi su misure di sostegno al reddito e di inclusione sociale realmente efficaci, che conti su risorse certe ed adeguate alla drammaticita’ del contesto socio-economico che vede una famiglia calabrese su 3 vivere al di sotto della soglia di poverta’. Occorre fare presto. I tempi della politica e ancor piu’ spesso i tempi della burocrazia – conclude la Cisl – non si conciliano con l’esplosione dell’area del disagio sociale”.