Scommesse: Unioncamere, la crisi giova alle slot-machine

slot-machines-07-07Milano – In 6 anni di crisi, il mondo delle si e’ moltiplicato di 14 volte. Se a fine 2009 le imprese che gestiscono queste macchinette (diffuse nelle sale da gioco ma presenti anche in molte tabaccherie o bar) erano 128, alla fine del 2015 sono diventate 1.776. Lo rivela una ricerca di Unioncamere su dati Infocamere, che fotografa il boom di questo business della disperazione. Alla fine del 2009, le imprese del settore erano ancora del tutto assenti in 52 province su 104. Alla fine dello scorso anno, la situazione e’ totalmente cambiata e nessuna provincia riporta uno “zero” nella casella delle imprese registrate con questa attivita’ (tecnicamente sono i “Gestori di apparecchi che consentono vincite in denaro funzionanti a moneta o a gettone”).
Esaminando i dati in dettaglio, risulta che sono le grandi citta’ come Roma (148), Napoli (106), Milano (87) e Torino (66) a guidare la graduatoria per il maggior numero di imprese di gestione di slot-machine. A seguire si affacciano citta’ medio-grandi del Nord come Brescia (56), Verona (45) e Bergamo (35). Oltre a Napoli, due sole province del Sud si fanno spazio nella top-ten: Salerno (44) e Bari (27).

A livello regionale, la classifica dei primi tre postiper parco di slot-macchine funzionanti si ribalta vedendo al vertice la Lombardia (291 imprese), seguita dalla Campania (210) e dal Lazio (202). La crescita piu’ marcata nel periodo considerato (+42 volte) si registra in Emilia-Romagna, dove le imprese del settore sono passate da 3 a 125 in sei anni. A seguire la Sicilia, dove oggi i gestori di slot-machine sono 26 volte piu’ numerosi rispetto al 2009 e il Friuli-Venezia Giulia (+24 volte). Dall’analisi dei bilanci relativi al 2014 depositati dalle societa’ di capitali operanti in questo settore (436 societa’, in pratica un quarto degli operatori), si evidenzia infine una fortissima concentrazione di questo mercato nelle mani di pochi operatori: l’81% del fatturato delle societa’ analizzate (1,2 miliardi di euro) fa infatti riferimento ai primi 7 operatori. L’ammontare complessivo del giro d’affari dello slot-machine e delle videolottery si aggiraattorno al 55% del totale del gioco legale, che nel 2015 ha raggiunto i 90 miliardi di euro.