Catanzaro – Sono quasi 2.800 le comunicazioni che l’Agenzia delle Entrate inviera’ in questi giorni ai contribuenti calabresi per informarli di possibili errori o dimenticanze nei redditi dichiarati per il 2012 e consentire loro di “correggere il tiro” dialogando con le Entrate. “Chi ricevera’ la comunicazione – spiega una nota – avra’ due strade: se ritiene di avere le carte in regola potra’ mettersi in contatto con l’Agenzia ed evitare che l’anomalia si traduca in futuro in un avviso di accertamento vero e proprio. Se invece ha ragione il Fisco, il contribuente potra’ regolarizzare in maniera agevolata la propria posizione con le sanzioni ridotte previste dal nuovo ravvedimento operoso. Cosi’ come accaduto per la prima tranche di invii, rientrano in questa tornata di comunicazioni le anomalie relative ad alcuni redditi, che, dai dati in possesso dell’Agenzia, risulterebbero non dichiarati, in tutto o in parte, nella dichiarazione modello Unico o 730 presentata nel 2013. Errori o dimenticanze che, in passato, avrebbero subito fatto partire l’avviso di accertamento e che, invece, con la nuova impostazione impressa ai controlli, verranno preventivamente sottoposti all’attenzione del contribuente. Le lettere saranno inviate tramite posta ordinaria. Il dettaglio di tutti gli elementi di anomalia riscontrati sara’ invece disponibile all’interno del cassetto fiscale, nella nuova sezione “L’Agenzia scrive”, dedicata alle comunicazioni pro compliance. Nel caso in cui il contribuente ritenga che i dati originariamente riportati nella dichiarazione dei redditi siano corretti per informazioni relative al contenuto della comunicazione o per fornire precisazioni utili a eliminare l’incongruenza segnalata sono a disposizione i numeri 848.800.444, da telefono fisso (tariffa urbana a tempo) e 06/96668907, da cellulare (costo in base al piano tariffario applicato dal proprio gestore), dal lunedi’ al venerdi’ dalle 9 alle 17″.
“In entrambi i casi – si legge nella nota – occorre selezionare l’opzione “servizi con operatore > comunicazione accertamento”. In alternativa, e’ possibile contattare gli Uffici Territoriali dell’Agenzia delle Entrate o utilizzare Civis, il canale di assistenza dedicato agli utenti dei servizi telematici, che consente anche di inviare in formato elettronico gli eventuali documenti utili a chiarire la posizione individuale. Se il contribuente, invece, riconosce i rilievi evidenziati dall’Agenzia, puo’ correggerli tramite il ravvedimento operoso (articolo 13 del Dlgs n. 472/1997), presentando una dichiarazione integrativa e versando le maggiori imposte dovute, i relativi interessi e le sanzioni correlate alla infedele dichiarazione in misura ridotta. Per le tipologie di anomali indicate nella tabella, e’ possibile fruire della sanzione ridotta pari al 15% della maggiore imposta determinata, ossia un sesto della sanzione minima – 90% – prevista in caso di infedele dichiarazione. Per effettuare il pagamento, occorre indicare nel modello F24 il codice atto riportato in alto a sinistra sulla comunicazione. Per agevolare il contribuente nel calcolo delle sanzioni e degli interessi dovuti, l’Agenzia delle Entrate – si fa ancora rilevare – ha messo a disposizione sul proprio sito Internet un programma di ausilio gratuito, denominato “Calcolo di sanzioni e interessi del ravvedimento”. Lo strumento e’ raggiungibile online al percorso: home – servizi online – servizi fiscali – servizi senza registrazione. L’applicazione non consente di quantificare gli importi dovuti per il ravvedimento da infedele dichiarazione per Irap e Iva, ne’ le sanzioni ridotte da ravvedimento in presenza di “violazioni prodromiche””.