Catanzaro – “Le condizioni economico sociali e produttive della Regione e della provincia di Catanzaro ci consegnano, purtroppo, una situazione di seria criticita’ sia per qualita’ della vita che in riferimento ai reali livelli di occupazione crescita e sviluppo produttivo. Occorre, imprimere a nostro avviso, una vigorosa azione di forte condivisione sugli obiettivi strategici da perseguire agendo sul terreno dell’azione concreta e sulle cose da fare”. E’ quanto afferma, in una nota, la segreteria della Cgil Catanzaro-Lamezia, secondo la quale “l’ azione politico amministrativa di governo ai vari livelli deve necessariamente contribuire a migliorare le condizioni di lavoro e di vita dei lavoratori , pensionati e cittadini. Sulla base di questo riferimento – continua la Cgil – si devono misurare i risultati prodotti non certo sugli annunci e sulle sbandierate performance o nel continuo scarica barile da un livello di governo all’ altro e/o sul mero raggiungimento del target di spesa. Bisogna attivarsi – e’ scritto ancora – per affrontare e risolvere le problematiche esistenti con gli strumenti e le risorse disponibili. Dobbiamo costatare che questa modalita’ culturale-istituzionale di governance non viene affatto praticata. Infatti tutti gli indicatori sociali economico-occupazionali confermano il trend negativo. Basta guardare gli ultimi dati forniti dal rapporto Caritas Diocesana di Lamezia Terme per rendersi conto che i livelli di fragilita’ economico-sociale sia in termini di poverta’ relativa ed assoluta stanno sempre di piu’ raggiungendo livelli insostenibili. Come Cgil – si sottolinea – in tale direzione condividiamo l’ appello lanciato dalla Progetto Sud sulla necessita’ di introdurre il reddito di inclusione sociale contro la poverta , avendo come organizzazione condiviso e sottoscritto il progetto “alleanza contro la poverta”‘, che prevede sia l’introduzione del reddito di inclusione sociale, nonche’ un piano nazionale contro la poverta’. Lavoreremo con i diversi interlocutori – e’ la conslusione – per porre al centro del confronto le problematiche del lavoro e dello sviluppo sostenibile”.