Manovra: da martedi’ esame Camera, emendamenti entro giovedi’

Roma  – Prendera’ il via martedi’ l’esame della manovra in commissione Bilancio alla Camera, dopo il via libera del Senato con il voto di fiducia. Il termine per la presentazione degli emendamenti e’ fissato alle 16 di giovedi’ 7 dicembre. Lunedi’ 11 saranno dichiarate le inammissibilita’ e alle 11 scadra’ il termine per i ricorsi. Entro le 12 del giorno successivo, in base al calendario definito al momento dall’Ufficio di presidenza della Commissione, i gruppi dovranno presentare gli emendamenti segnalati su cui si concentrera’ l’esame.
Il voto sulle proposte di modifica dovrebbe iniziare mercoledi’ nel pomeriggio e l’obiettivo e’ di licenziare il ddl, con il mandato al relatore, domenica in tarda serata. Il provvedimento e’ atteso in Aula martedi’ 19 dicembre per l’avvio della discussione generale. Il via libera di Montecitorio dovrebbe, quindi, arrivare in tempo utile per consentire la terza e definitiva lettura al Senato entro Natale.
Anche alla Camera e’ attesa una pioggia di emendamenti e i capitoli su cui si concentreranno le richieste di modifica sono quelli su cui si e’ gia’ combattuto al Senato: dall’alleggerimento del superticket al rafforzamento del bonus bebe’, dalla web tax alla cedolare secca sugli affitti ai negozi. Non manchera’ poi un tentativo di riaprire il capitolo pensioni e quasi sicuramente arrivera’ un pacchetto di modifiche al decreto fiscale, a partire dall’equo compenso.

 

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(AGI) – Roma, 3 dic. – In particolare, sulla web tax non sono poche le perplessita’ espresse rispetto al testo approvato al Senato. Comprese quelle del relatore e presidente della commissione Bilancio, Francesco Boccia. Il timore di molti esponenti della maggioranza e’ che il costo della tassa finisca per essere scaricato sulle imprese fornitrici e anche il ruolo delle banche come sostituti di imposta rischia di procurare oneri aggiuntivi. Inoltre c’e’ chi vorrebbe anticipare l’entrata in vigore del balzello, prevista nel 2019, al 2018 per reperire risorse da destinare ad altri capitoli di spesa.
Ap e’ intanto gia’ in pressing per rafforzare la versione del bonus bebe’ uscita dal Senato: si vorrebbe ripristinare la durata triennale. Mentre Mdp spinge per aumentare i 60 milioni di euro del fondo creato per ridurre l’impatto del superticket sulle fasce piu’ deboli della posizione e allargare la platea dell’Ape social. Quanto all’equo compenso, l’obiettivo e’ renderlo sempre applicabile nella pubblica amministrazione e trasformarlo un parametro vincolante.