Regione: Sposato (Cgil), ancora troppi annunci e pochi fatti

Catanzaro  – “Alla Regione chiediamo una nuova forma di concertazione: non e’ piu’ il tempo della politica che parla e dei sindacati che ascoltano, e’ il tempo di decidere insieme sui contenuti”. Lo ha detto il segretario generale della Cgil Calabria, Angelo Sposato, conversando con l’Agi sulle prospettive per il 2018 in Calabria. Sposato ha illustrato le misure che secondo la confederazione calabrese dovranno essere al centro dell’agenda politica nei prossimi mesi.
“La priorita’ per noi – ha proseguito – continua a essere un programma di investimenti che punti in primo luogo a un piano straordinario per il lavoro in Calabria, facendo leva sulle risorse comunitarie e sulle risorse del “Patto per la Calabria”. E’ necessaria un’impostazione nuova soprattutto per quanto riguarda la spesa dei fondi europei, perche’ l’attuale impostazione finora non ha sortito effetti sull’occupazione e sulla crescita. Per arrivare ai tempi della pre-crisi al Sud e in Calabria occorrono almeno dieci anni, ma sono troppi. Per questo – ha spiegato il segretario della Cgil – riteniamo fondamentale riformulare la spesa dei fondi comunitari abbandonando la logica della parcellizzazione che ha caratterizzato il passato ma concentrandosi invece su alcuni punti specifici nei quali attivare il piano straordinario per il lavoro”. (AGI)
(AGI) – Catanzaro, 2 gen. – Punti che Sposato ha individuato in cinque settori: “In primo luogo si tratta di investire sulla manutenzione del territorio e sull’assetto idrogeologico. Sono poi necessari interventi con le grandi societa’ pubbliche e con l’Agenzia nazionale per la Coesione in modo da rendere il sistema imprenditoriale e agricolo calabrese piu’ competitivo, perche’ purtroppo – ha osservato ancora il segretario della Cgil Calabria – le nostre aziende spendono poco in innovazione e in qualita’, come dimostrano i piu’ recenti dati dell’export, che vedono la Calabria tra le ultime regioni d’Europa. Inoltre, poiche’ anche e soprattutto la politica ha necessita’ di innovarsi, e’ urgente una riforma del sistema pubblico calabrese: sotto questo aspetto la Giunta regionale solo negli ultimi tempi si e’ mossa ma c’e’ ancora tanto da fare. Inoltre bisogna puntare in modo molto piu’ deciso sui giovani, e quindi sulla formazione, sulla ricerca e sul diritto allo studio, perche’ e’ troppo alto il dato dei giovani calabresi dai 14 ai 25 anni che non studiano ne’ lavorano, con la conseguenza di essere a rischio di esclusione sociale o di diventare manovalanza per la ‘ndrangheta. Infine – ha rilevato Sposato – si tratta di capire cosa si vuole fare della Zes di Gioia Tauro e del porto, che ha perso nell’ultimo periodo il 10% del volume dei traffici: su questo aspettiamo risposte concrete dal governo nazionale e dal governo regionale”. A parere del segretario generale della Cgil “in Calabria ci sono ancora tanti nodi irrisolti e c’e’ il rischio che nella prossima campagna elettorale tutti questi temi entrino in un calderone senza senso. E poi c’e’ un effetto annuncio molto spinto ma manca spesso la concretizzazione. Qualche mese fa la Giunta regionale ha avviato il “Cantiere Calabria” ma di cantieri in giro ne stiamo vendendo ancora pochi. Per questo alla Regione chiediamo anche una nuova forma di concertazione: non e’ piu’ il tempo della politica che parla e dei sindacati che ascoltano, e’ il tempo di decidere insieme sui contenuti. Il nostro obiettivo – ha concluso Sposato – e’ quello di ridefinire un nuovo patto economico e sociale che superi l’attuale stallo e si concentri sui cinque punti delineati prima, a partire da un piano straordinario per il lavoro: su queste basi la Cgil e’ pronta a una vera discussione”.

 

Punti che Sposato ha individuato in cinque settori: “In primo luogo si tratta di investire sulla manutenzione del territorio e sull’assetto idrogeologico. Sono poi necessari interventi con le grandi societa’ pubbliche e con l’Agenzia nazionale per la Coesione in modo da rendere il sistema imprenditoriale e agricolo calabrese piu’ competitivo, perche’ purtroppo – ha osservato ancora il segretario della Cgil Calabria – le nostre aziende spendono poco in innovazione e in qualita’, come dimostrano i piu’ recenti dati dell’export, che vedono la Calabria tra le ultime regioni d’Europa. Inoltre, poiche’ anche e soprattutto la politica ha necessita’ di innovarsi, e’ urgente una riforma del sistema pubblico calabrese: sotto questo aspetto la Giunta regionale solo negli ultimi tempi si e’ mossa ma c’e’ ancora tanto da fare. Inoltre bisogna puntare in modo molto piu’ deciso sui giovani, e quindi sulla formazione, sulla ricerca e sul diritto allo studio, perche’ e’ troppo alto il dato dei giovani calabresi dai 14 ai 25 anni che non studiano ne’ lavorano, con la conseguenza di essere a rischio di esclusione sociale o di diventare manovalanza per la ‘ndrangheta. Infine – ha rilevato Sposato – si tratta di capire cosa si vuole fare della Zes di Gioia Tauro e del porto, che ha perso nell’ultimo periodo il 10% del volume dei traffici: su questo aspettiamo risposte concrete dal governo nazionale e dal governo regionale”. A parere del segretario generale della Cgil “in Calabria ci sono ancora tanti nodi irrisolti e c’e’ il rischio che nella prossima campagna elettorale tutti questi temi entrino in un calderone senza senso. E poi c’e’ un effetto annuncio molto spinto ma manca spesso la concretizzazione. Qualche mese fa la Giunta regionale ha avviato il “Cantiere Calabria” ma di cantieri in giro ne stiamo vendendo ancora pochi. Per questo alla Regione chiediamo anche una nuova forma di concertazione: non e’ piu’ il tempo della politica che parla e dei sindacati che ascoltano, e’ il tempo di decidere insieme sui contenuti. Il nostro obiettivo – ha concluso Sposato – e’ quello di ridefinire un nuovo patto economico e sociale che superi l’attuale stallo e si concentri sui cinque punti delineati prima, a partire da un piano straordinario per il lavoro: su queste basi la Cgil e’ pronta a una vera discussione”.