Lavoro: progetto #presidiolegalitàcallcenter, prime visite ispettive

Catanzaro – “Dopo un primo positivo bilancio fatto dal progetto sulla legalità nei call center, fatto qualche mese fa la Slc Cgil Calabria non si è fermata, e ha proseguito nella sua azione rivendicativa.
Abbiamo proseguito con la fase concertativa, incontrando decine di aziende, per accertarci che le condizioni di lavoro rispettassero quanto contenuto nel Testo Unico Outbound e non fossero il frutto di elucubrazioni mentali di qualche pseudo imprenditore col vestito del buon padre di famiglia”. Lo rende noto Alberto Ligato, coordinatore regionale call center della Slc Cgil, tirando le somme su quanto finora è stato fatto dal progetto #presidiolegalitàcallcenter, strumento attivo sul sito della Slc Cgil Calabria per denunciare le aziende che non rispettano i contratti di lavoro.
“In alcuni casi – afferma Ligato – siamo riusciti a normalizzare i rapporti di lavoro con quello che ci riesce meglio, la contrattazione, in altri, innanzi ad aziende dimostratesi spregiudicate, arroganti e sordi alle istanze dei lavoratori, fallita la via del dialogo e della contrattazione, siamo ricorsi a denunce presso i competenti Ispettorati Territoriali del Lavoro, presso i Nuclei dei Carabinieri per la Tutela del Lavoro e presso il Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza.
In questi mesi – continua ancora- abbiamo avviato con gli enti proposti una proficua collaborazione che sta portando alle prime ispezioni nelle varie aziende ed alle prime convocazioni presso le sedi dei vari ispettorati per espletare le prime conciliazioni monocratiche presso la direzione territoriale del lavoro”.
“Nell’attesa di avere gli esiti delle prime ispezioni e delle prime convocazioni, la Slc Calabria proseguirà su questa strada finché non avremo messo in sicurezza questo settore. Mai abbiamo accettato – conclude Ligato – e mai ci rassegneremo ad accettare il dumping contrattuale e lo sfruttamento dei lavoratori, pronti a chiamare a responsabilità in solido fin dai prossimi giorni le aziende committenti che continuano a garantire attività ad aziende fuori dalla legge e dai contratti”.