Costruzioni: Musmanno difende Regione, “tempi ridotti del 30%”

Catanzaro – “La situazione e’ caratterizzata da luci e ombre, ma non si deve buttare la croce addosso alla Regione”. Lo ha detto l’assessore regionale ai Lavori pubblici, Roberto Musmanno, commentando con i giornalisti il rapporto 2017 dell’Ance sul settore delle costruzioni in Calabria. “La sburocratizzazione – ha aggiunto Musmanno – sarebbe un grande traguardo, perche’ la legislazione nazionale ci porta a un’eccessiva dilatazione dei tempi. Basti pensare che a livello nazionale i tempi medi per completare un’opera pubblica sono di 4 anni e mezzo, e questo purtroppo incide pesantemente. In Calabria abbiamo casi molto emblematici: ad esempio – ha rilevato l’assessore regionale – il megalotto 3 della Statale 106 e’ un’opera pensata 20 anni fa e solo adesso si vede la luce per l’avvio dei lavori, considerando che poi ci vorranno sei anni per completarlo. Quindi, parliamo do tempi biblici”.
Musmanno ha proseguito: “La Giunta regionale, per la parte di propria competenza, ha inciso in modo pesante, con una riduzione di almeno il 30% dei tempi per arrivare alla definizione e all’avvio della fase esecutiva dei vari progetti. I cantieri sono immensi e numerosi, riguardano l’edilizia scolastica, il rischio sismico e idrogeologico, la depurazione, l’edilizia sportiva solo per fare alcuni esempi, e poi – ha evidenziato l’assessore regionale ai Lavori Pubblici – ci sono le infrastrutture gestite da Rfi e Anas su cui abbiamo il coordinamento della fase di monitoraggio. I cantieri che abbiamo avviato sono tanti, ma non possiamo contare solo sulle forze della Regione ma dobbiamo per forza basarci anche sul supporto delle amministrazioni decentrate, come Comuni e Province, nei quali comunque ci sono difficolta’. La situazione certamente e’ caratterizzata da luci e ombre, ma – ha concluso Musmanno – non si deve buttare la croce addosso alla Regione”.