Sviluppo: Cuzzupi(Ugl) “chiede al governo investimenti per il Sud”

Catanzaro – “Nella piena condivisione dell’articolo del Segretario generale Dell’Ugl, Francesco Paolo Capone, occorre precisare che il Sud dell’Italia, il mio Sud, popolato da uomini e donne operosi, colti, capaci, lavoratori attivi, giovani istruiti e formati ai massimi livelli, chiede e rivendica da sempre, il giusto riconoscimento di un territorio non secondo a nessun altra parte d’Italia, per bellezze paesaggistiche uniche, patrimonio culturale, storico ed architettonico, enogastronomico, ricco di storia e tradizioni tramandate da sapienti culture impresse da civiltà millenarie”. Ad affermarlo è il segretario regionale della Ugl Calabria Ornella Cuzzupi che invita i cittadini della Calabria e del Meridione ad abbandonare lo stato di rassegnazione in cui sono stati ridotti per riaffermare i propri diritti e la propria dignità.
“Da una consapevole presa d’atto della nostra Organizzazione sindacale, frutto “dell’ascolto dei territori”, continuo e costante, emerge che la rassegnazione non fa parte della nostra forma mentis, ed oggigiorno non regnano, all’interno delle popolazioni meridionali, forme di supina sudditanza e clientelismo, che hanno, di fatto, bloccato la realizzazione di un progetto di sviluppo sociale ed economico del Mezzogiorno. Il dibattito sulla questione meridionale, è in eterna attesa di approfondimenti e risoluzioni, non volute da una politica becera ed antimeridionale, per antonomasia, non escludendo i politici eletti al sud, con voto popolare di cittadini ingenui e fiduciosi, traditi e vilipesi, in quanto ignorati nei loro bisogni essenziali. Occorre – conclude il segretario Cuzzupi – richiamare i rappresentanti del Governo centrale, affinché attuino le riforme necessarie per la nostra crescita, non soltanto con enunciazioni e proclami neo-elettorali, ma investendo opportunamente nella realizzazione delle grandi opere, dei servizi assistenziali, sanitari e socio-economici, nella scuola pubblica e nella formazione, nell’agricoltura e nell’impresa, condizioni necessarie per il miglioramento delle condizioni di vita dei cittadini e per la permanenza delle future generazioni, nell’Italia Meridionale. ‘Se cresce il Mezzogiorno, cresce l’intera nazione’”.