Porto Gioia Tauro: Filt, serve tavolo permanente a Palazzo Chigi

Catanzaro – “Il giorno dopo la visita al Porto di Gioia Tauro del Ministro Toninelli apprendiamo con profonda preoccupazione che le compagnie di navigazione Maersk Line e Mediterranean Shipping Company (MSC), che sono partner nell’alleanza 2M, hanno annunciato significative variazioni a partire dal mese di marzo dei propri servizi fra l’Asia e il Mediterraneo europeo”. Lo scrive la segreteria della Filt-Cgil Calabria in una nota in cui e’ spiegato che “le navi delle due compagnie continueranno a toccare due volte i porti di Genova e di Trieste, mentre i porti di Gioia Tauro e La Spezia saranno serviti da una sola linea rispetto alle due precedenti. Tutto cio’ – si sottolinea – nel mentre il porto di Gioia Tauro sta vivendo, ormai da anni, e soprattutto nell’ultima fase, una crisi preoccupante che ha provocato un utilizzo molto alto di ammortizzatori sociali e la riduzione di personale. Il porto di Gioia Tauro e’ quello che ha subito una forte diminuzione di volumi negli ultimi anni ed e’ stato interessato da un dibattito che ha portato le organizzazioni sindacali ad un confronto con il governo nazionale che ormai dura dal 2016 e che ha prodotto un APQ i cui investimenti previsti sono in forte ritardo per responsabilita’ sia di MCT che di MSC”.

La Filt-Cgil, e’ ancora scritto, “proprio alla luce dell’incontro avuto il 18 dicembre con il ministro Toninelli, al quale abbiamo espresso le perplessita’ circa la volonta’ dei due soci di intervenire con gli investimenti previsti, chiede al Governo nazionale un intervento deciso e concreto per frenare questa situazione che Gioia Tauro non puo’ piu’ sostenere. Il Ministro Toninelli ha concesso un mese di tempo a MSC e MCT per svelare le loro reali intenzioni sull’infrastruttura portuale calabrese. Il giorno dopo l’incontro con il Ministro, le organizzazioni sindacali – scrive la Filt – si sono incontrate con il terminalista MCT ed hanno rafforzato la richiesta di prevedere piu’ volumi su Gioia Tauro. Pero’, nel frattempo, le scelte della 2M penalizzano il porto e ne minano profondamente le possibilita’ di ripresa e di sviluppo. Riteniamo non piu’ rinviabile – conclude la Filt – la costituzione del tavolo permanente nazionale in sede di Presidenza del Consiglio dei Ministri con tutti i soggetti interessati prima che la situazione precipiti e divenga ingestibile dal punto di vista economico e occupazionale”.