Sud: Colla (Cgil), “Il 22 a Reggio Calabria per Rinascimento”

Catanzaro  – “Il Sud è la più grande opportunità per lo sviluppo del paese”. Lo ha detto il vicesegretario generale della Cgil, Vincenzo Colla, a Catanzaro per partecipare a un attivo unitario dei sindacati in vista della manifestazione nazionale del 22 giugno a Reggio Calabria. “Sarà – ha esordito Colla – una grande manifestazione unitaria di Cgil, Cisl e Uil. Veniamo al Sud perché abbiamo bisogno di fare il Rinascimento del Sud. Si parla di autonomia differenziata, ma la secessione c’è già, c’è negli indicatori dell’occupazione, degli investimenti, delle condizioni delle persone. Senza il Sud l’Italia non ce la fa. In più, in questa terra – ha rilevato il vicesegretario generale della Cgil – abbiamo un problema drammatico: il più grande investimento pubblico, e cioè i giovani laureati e diplomati, lo consegniamo agli altri paesi, se ne vanno e non tornano più. Li diamo alla Merkel, all’Inghilterra e alla Francia e competono con noi. Senza questi ragazzi dell’era digitale, non riusciremo a tenere le nostre catene del valore, quelle innovative. Abbiamo bisogno di investimenti strutturali per creare lavoro, altrimenti si vede il Sud come l’area per fare solo assistenza, e così l’Italia non può funzionare”. Secondo Colla “il Sud è la più grande opportunità per lo sviluppo del paese. Con il raddoppio del Canale di Suez, sta venendo su il mondo, l’Africa e l’Asia saranno i due continenti che cresceranno di più, e se non prendiamo quel movimento ci resta solo un’assistenza che prima o poi non si riuscirà più a fare. Quando si spegne la luce, c’è un problema di tenuta democratica e coesione sociale. Le campagne elettorali – ha rimarcato il vicesegretario generale della Cgil nazionale – finiscono, ma il pensare il paese nel futuro vuol dire avere un’idea corretta nel rapporto con la gente”.

Colla si è poi soffermato sul tema dello sviluppo del porto di Gioia Tauro: “E’ un’infrastruttura fondamentale. Si prenda la Via della Seta: quelli fanno l’investimento al Pireo, hanno triplicato gli investimenti e l’occupazione, stanno acquistando Savona e guardando a Trieste. Gioia Tauro era lì, è la porta più conveniente: noi dobbiamo utilizzare Gioia Tauro per la Zes, per far diventare quel porto la porta del Mediterraneo dell’Europa, non solo dell’Italia. Se guardiamo dalla Val Trompia questo paese, è come un pontile che entra nel mare, e vedo Gioia Tauro, Napoli, Taranto. Abbiamo salvato la siderurgia – ha ricordato il vicesegretario generale della Cgil – perché c’era il porto di Taranto. Se questi porti non li facciamo diventare patrimonio per il paese, non la risolviamo con il reddito di cittadinanza, perché prima o poi questo paese l’assistenza non è in grado di farla. Chi progetta Natale tutto ‘anno progetto un inganno. Noi abbiamo bisogno di creare lavoro e di far sentire la gente di questi territori utile al paese e al suo futuro. Non possiamo più permetterci di avere territori con la disoccupazione al 50%: il paese così – ha concluso Colla – non regge”.