«Rapporto Svimez,Cuzzupi il Sud sprofonda e la colpa è della politica»

Reggio Calabria – «Il Sud adesso rischia di sprofondare e la responsabilità è delle classi dirigenti di ogni colore politico che hanno governato l’Italia e la Calabria negli ultimi 20 anni». Ad affermarlo è il Segretario Generale della Ugl Calabria Ornella Cuzzupi commentando i dati diffusi dallo Svimez.
«La crisi economica legata al Covid dovrebbe fare perdere al Sud quasi 380 mila posti di lavoro nel 2020. E’ la stima elaborata dallo Svimez in un rapporto nel quale evidenzia come per il Mezzogiorno si tratti di un impatto che per intensità è paragonabile a quello subito nel quinquennio 2009-2013. Praticamente una seconda e ancora più terribile crisi economica che potrebbe portare al default le Regioni più deboli come la Calabria. Se a questo dato – dice ancora Ornella Cuzzupi – si aggiunge il crollo previsto del Pil che dovrebbe scendere dell’8,2% e la crisi che sta investendo il turismo si capisce come, senza uno scatto di orgoglio e un’assunzione di responsabilità del governo regionale e della deputazione calabrese, non si riuscirà a vedere l’uscita dal tunnel».
«Né si può continuare ad assistere al dirottamento di finanziamenti pubblici dal Sud al Nord del Paese o al mancato sfruttamento dei fondi europei – afferma ancora Ornella Cuzzupi – servono progetti e programmi concreti di sviluppo che possano creare occupazione nella nostra Regione, dare ossigeno alle imprese a attrarre investitori. Serve quindi un segnale forte da parte dell’Unione europea e del governo nazionale che hanno il dovere di non abbandonare il Mezzogiorno e di fornirgli un canale di salvezza. Servono, insomma, risorse e interventi straordinari che stavolta, però, non possono essere dissipati da una classe dirigente locale che mai è stata all’altezza di rappresentare e difendere le esigenze dei cittadini che l’ha eletta. Anche il nuovo governo regionale deve premere sull’acceleratore – conclude Ornella Cuzzupi – nessuno potrà dire di trovarsi impreparato davanti allo scenario che verrà a concretizzarsi in autunno. Serve lavorare da subito e in sinergia mettendo da parte la lotta politica e le strumentalizzazioni per avere come obiettivo soltanto il bene comune con interventi che sappiano tutelare la salute, specialmente in caso di recrudescenza del Covid, ma anche l’economia perché la stragrande maggioranza delle famiglie italiane e calabresi non riesce ad arrivare alla fine del mese».