Non molesto’ studentessa, assolto professionista di Belvedere

Tribunale-Paola

Belvedere Marittimo (Cosenza) – Assolto perche’ il fatto non sussiste. E’ la sentenza cui e’ giunta la corte, presieduta dalla dott.ssa Elia, del tribunale di Paola riguardante un professionista di Belvedere Marittimo, accusato di violenza sessuale. Il provvedimento di assoluzione e’ arrivato dopo circa un’ora di camera di consiglio. Lo stesso pubblico ministero, Verderese nella sua requisitoria aveva chiesto l’assoluzione del professionista .Le indagini sul quarantenne di Belvedere Marittimo erano state avviate d’ufficio dopo un’aggressione subita dall’uomo circa tre anni fa. I Carabinieri della stazione di Belvedere Marittimo avevano raccolto una serie di informazioni, trasmesse poi al pm di turno dell’epoca, Gambassi. La preseunta vittima si era presentata alla scuola che frequentava sostenendo che il professionista l’avrebbe baciata durante una festa, circostanza negata dal quarantenne che ha sempre sostenuto la sua innocenza. A sostegno della sua tesi il professionista aveva portato a testimoniare alcune persone che affermavano la sua estraneita’ ai fatti contestati. Dapprima il professionista e’ stato ascoltato dal sostituto procuratore Carotenuto, dopo il rinvio a giudizio e il processo, conclusosi mercoledi’ scorso. In fase investigativa l’avvocato Francesca Occhiuzzi aveva raccolto una serie di deposizioni spontanee a favore dell’imputato, risultate poi determinanti durante il processo. Gia’ dalle prime fasi dibattimentali alcune dichiarazioni della ragazza erano sembrate discordanti con una serie di fatti confermati da alcuni testimoni. La ragazza, ora ventenne, aveva chiamato a testimoniare una sua ex compagna di classe, le cui dichiarazioni sono poi risultate contraddittorie in molti punti. Il legale del professionista, Alessandro Gaeta, insieme all’altro legale dell’imputato, l’avvocato Francesca Occhiuzzi, nella discussione finale ha rimarcato le discontinuita’ tra date, ore e luoghi, sostenute dalla ragazza, e sottolineando gli aspetti del carattere che avevano portato la ragazza ad accusare il quarantenne, hanno chiesto l’assoluzione per il loro assistito. Richiesta accolta dal Tribunale.