Catanzaro – La Corte d’appello di Catanzaro ha ridotto oggi la condanna gia’ inflitta a Giuseppe Rotundo, catanzarese di 35 anni, imputato per rapina dopo una presunta aggressione a una donna che fu portata via con la forza a bordo della propria auto. I giudici (presidente Bianchi, consiglieri Saullo e Luzzo) hanno rideterminato la pena a carico dell’uomo da 7 anni di reclusione a 6 anni e 1.800 euro di multa. La sentenza di primo grado fu emessa il 13 giugno scorso, quando il tribunale collegiale del capoluogo giudicarono colpevole Rotundo, difeso dall’avvocato Eugenio Perrone, e riconobbero un risarcimento di 13.000 euro alla parte civile, rappresentata dagli avvocati Arturo Bova e Antonio Lomonaco. I fatti contestati risalgono alla fine del mese di ottobre 2012 quando un giovane, in viale Crotone a Lido, si era introdotto in un’automobile minacciando con una bottiglia rotta la donna che si trovava nell’abitacolo perche’ gli consegnasse tutti i soldi che aveva. La donna, che stava aspettando il marito salito a casa a prendere le chiavi del garage, aveva risposto di non avere soldi, ma il malintenzionato per tutta risposta era partito portandosi via l’auto con la signora a bordo. Solo piu’ tardi il ladro aveva lasciato sul ciglio della strada la malcapitata portandosi via l’auto e il telefonino della donna. Dopo la denuncia ai carabinieri di Lido erano partite le indagini che avevano portato a Rotundo, accusato soprattutto in base alla dettagliata descrizione fornita dalla vittima dell’aggressione e dal successivo riconoscimento fotografico. L’imputato, fin dal principio, si e’ detto del tutto estraneo alla rapina.