“Tricky Truck”: dissequestrati i beni di Francesco Argento e Domenico Cerra

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Lamezia Terme – Il Tribunale del Riesame di Catanzaro ha disposto il dissequestro dei beni per Francesco Argento, 68enne vicesindaco del comune di Gizzeria, e Domenico Cerra, coinvolti nel maggio del 2013 nell’Operazione denominata “Tricky Truck”, condotta dalla Guardia di Finanza. Nel giugno dello scorso anno, la Corte di Cassazione aveva già annullato l’ordinanza del Tribunale del Riesame che rigettava l’istanza di dissequestro. L’avvocato Mario Murone, legale di Francesco Argento e Domenico Cerra, ha presentato nuovamente l’istanza per il dissequestro, che gli è stata accolta dalla sezione catanzarese del Tribunale del Riesame. Il sequestro per equivalente dei beni era stato disposto su richiesta della Procura della Repubblica lametina, misura che fu poi confermata anche dallo stesso Gip del tribunale di Lamezia, Barbara Borelli. Nell’operazione erano state coinvolte, in tutto, sette persone accusate a vario titolo di bancarotta fraudolenta e truffa aggravata, omesso versamento d’Iva e ritenute Irpef, emissione ed utilizzo di fatture per operazioni inesistenti ed occultamento di scritture contabili. I provvedimenti richiesti dal sostituto procuratore Santi Melidona riguardavano gli amministratori di otto imprese del settore trasporti, per conto terzi, di Gizzeria e Lamezia Terme. Le imprese coinvolte erano la Egiro Srl, Argento Trasporti Srl, Miniero Trasporti Sas, Fratelli Argento Snc, Argento Group Srl, ditta individuale Cerra D., e Trans Express Srl. Il sequestro “per equivalente” per un valore di 6 milioni di euro, tra cui 74 fabbricati, 93 terreni, 195 automezzi, quote societarie e disponibilità finanziaria, scattò perché per gli investigatori, molte delle aziende al centro dell’inchiesta non avevano versato l’Iva per 1, 214.365,49 euro, né ritenute Irpef per 434 mila euro.