‘Ndrangheta:estorsione testimone giustizia,5 assolti e 1 condanna

Tribunale-Vibo-22-07
Vibo Valentia – Cinque assoluzioni e una condanna da parte del Tribunale di Vibo Valentia, a conclusione del processo nato dall’operazione antimafia “Never Ending” del 2013 per un tentativo di estorsione ai danni di un imprenditore di Pizzo Calabro, Francesco Vinci, divenuto testimone di giustizia. A fronte di 6 richieste di condanna ad una pena complessiva ammontante a 54 anni e 6 mesi di carcere formulata dal pm della Dda di Catanzaro, Camillo Falvo, il Tribunale ha condannato Eugenio Gentiluomo, 61 anni, di Gioia Tauro, a 2 anni, 2 mesi e 20 giorni di carcere (per lui erano stati chiesti 13 anni di reclusione). Gli assolti sono: Rocco De Maio, 45 anni, di Gioia Tauro (13 anni la richiesta di condanna); Massimo Patamia, 45 anni, pure lui di Gioia Tauro (8 anni la richiesta di pena); Antonio Vacatello, 51 anni, di Vibo Marina, Domenico Pardea, detto “U Ranisi”, 48 anni, di Vibo Valentia ma residente a Pizzo Calabro, e Carlo Riso, 37 anni, di Gioia Tauro (7 anni e 6 mesi a testa la richiesta di condanna). Gli imputati erano tutti accusati di tentata estorsione, con richieste continue di denaro, reato aggravato dal metodo mafioso, oltre che di minacce e violenze e di una rapina, ai danni del testimone di giustizia Francesco Vinci.