Processo Perseo: in aula quattro poliziotti della mobile

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-di Stefania Cugnetto
Lamezia Terme – Un’udienza breve e priva di novità, sul piano processuale, quella tenutasi questa mattina nell’aula Garofalo del tribunale di Lamezia Terme. Quattro testimoni, chiamati dal pubblico ministero, Elio Romano, si sono seduti di fronte al collegio giudicante presieduto dal giudice Carlo Fontanazza, per l’udienza odierna del processo Perseo contro la cosca Giampà. I testi, tutti appartenenti alla Squadra Mobile di Catanzaro, hanno risposto in merito alle indagini condotte sulla consorteria mafiosa, i poliziotti si sono occupati di intercettazioni ambientali audio-video e telefoniche, riscontri e verifiche sulle basi delle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia.
La prima a rispondere alle domande della pubblica accusa è stata Martina Marinella, sopraintendente, che ha riferito su due intercettazioni ambientali condotte nel carcere di Siano. Le intercettazioni vedevano come protagonisti l’imputato Antonio Voci e famiglia, e Giuseppe Catroppa con padre e fratello, durante i loro colloqui in carcere.

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L’assistente capo Massimiliano Laloè , ha affermato di aver condotto verifiche e riscontri sul tentato omicidio Gullo-Torcasio. Le indagini della polizia, ha spiegato il teste, si sono concentrate sul verificare la veridicità delle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia, per ricostruire l’attentato. Il teste di polizia giudiziaria, Romualdo Lo Prete, ha riferito al tribunale su intercettazioni di colloqui in carcere o in auto tra i vari imputati nel processo Perseo. In particolare il poliziotto ha riferito su un intercettazione in cui Angelo Torcasio, ora pentito, esplicitava la propria volontà a collaborare con la giustizia.

Ultimo teste della giornata è stato il poliziotto Onofrio Agnello, che si è occupato di numerose intercettazioni, la maggior parte delle quali tenutesi nelle diverse case circondariali dove sono tenuti gli imputati. Agnello ha riferito soprattutto in merito a conversazioni tra gli imputati e i propri familiari. Si tornerà in aula tra soli due giorni, giovedì 20 agosto, per ascoltare ulteriori testimoni chiamati dall’accusa. Udienza quella di giovedì prossimo che si annuncia interessante per la presenza in aula, oltre che appartenete alla squadra mobile di Catanzaro, di quattro testi definiti privati, cioè comuni cittadini che probabilmente sono state vittime di qualche estorsione.