Catanzaro – Due condanne ridotte, questa la decisione della Corte d’Appello di Catanzaro nel processo di secondo grado scaturito dall’indagine Drugstore che nell’ottobre del 2013 ha colpito lo spaccio di droga nel Cosentino. Confermate, quindi, le altre 12 condanne emesse dal gip di Catanzaro il 21 novembre 2014. I giudici hanno deciso di rideterminare solo le pene per Vincenzo D’Amati condannato a 6 anni di reclusione e 12mila euro di multa (in primo grado gli erano stati inflitti 8 anni) e per Katia Manieri 2 anni e 8mila euro di multa (in primo grado era stata condannata a 3 anni). Le indagini coordinate dalla Dda di Catanzaro hanno portato a svelare i canali di approvvigionamento e quelli di spaccio della droga consentendo agli investigatori di sequestrare 16 chili di stupefacenti. L’inchiesta aveva fatto inoltre emergere come le cosche della ‘ndrangheta dei Forastefano e degli Abbruzzese, contrapposte per anni e protagoniste di una sanguinosa faida, si fossero unite per gestire il traffico di droga.