di Stefania Cugnetto
Lamezia Terme – Fra una settimana sapremo se gli imputati, protagonisti del cosiddetto processo Perseo che si sta svolgendo davanti al tibunale di Lamezia in composizione collegiale, saranno giudicati colpevoli o innocenti. Infatti, tra sette giorni esatti, sarà emanata l’attesa sentenza. 21 gli imputati che sono in attesa di giudizio, tutti accusati a vario titolo di essere affiliati alla cosca Giampà. Un processo che non ha precedenti nella storia giudiziaria del tribunale lametino, il più imponente tra quelli a carico della criminalità organizzata, scaturito dall’omonima maxi operazione che nel luglio 2013 portò all’arresto di 65 persone, 47 dei quali sono stati giudicati secondo il rito abbreviato presso il palazzo di Giustizia di Catanzaro. Il processo, iniziato nel marzo 2014, ha visto sedersi sul banco dei testimoni rappresentanti della polizia giudiziaria e vari imprenditori lametini, ma in particolare, i collaboratori di giustizia. Più di dieci i collaboratori di giustizia che hanno risposto alle domande di accusa e difesa, ricostruendo le azioni criminose che hanno insanguinato la città.
Mercoledì 16 dicembre, quindi, nell’aula Garofalo del tribunale di Lamezia, il collegio giudicante, presieduto dal giudice Carlo Fontanazza, emetterà la sentenza in primo grado per gli imputati. Una sentenza attesissima che arriva a pochi mesi da quella emessa dal giudice per l’indagini preliminari di Catanzaro, Giuseppe Perri, che ha portato a 20 condanne, 25 assoluzioni e 2 non luogo a procedere.
di Stefania Cugnetto
