Processo Rainbow: prosciolti tutti gli imputati

aula-tribunale-lamezia-15Lamezia Terme –  Si è concluso, dopo 7 anni, l’ultimo troncone processuale sorto dall’operazione Rainbow condotta dalla Guardia di Finanza e dai Carabinieri di Lamezia Terme, coordinati dal pubblico ministero dell’epoca Elio Romano, nei confronti di 65 soggetti indagati a vario titolo per usura, estorsione, riciclaggio, truffa, calunnia e associazione a delinquere. Il processo che si è concluso oggi vedeva alla sbarra Francesco Muraca, accusato di associazione a delinquere finalizzata al compimento di truffe, usura ed estorsioni, che, difeso dall’Avvocato Aldo Ferraro, è stato assolto da ogni accusa perché “il fatto non sussiste”. Analoga decisione ha reso il Tribunale collegiale (Presidente Nania, a latere Prignani e Tallarico) nei confronti di Vincenzo Nicolazzo, che era accusato di ferraro-avvocato091215associazione a delinquere, estorsione, truffa, falso in scrittura privata, calunnia e occultamento delle scritture contabili della società di cui era amministratore unico. Nicolazzo, assistito dall’Avvocato Ferraro, è stato assolto dal reato associativo “perché il fatto non sussiste”, e dal reato di estorsione “per non avere commesso il fatto”. Per tutte le altre imputazioni, invece, è stata dichiarata l’estinzione dei reati per intervenuta prescrizione. Sempre per prescrizione sono stati prosciolti gli altri nove imputati, Francesco Orlando (difeso dall’Avvocato Aldo Ferraro), Alfonso Giofrè (con l’Avvocato Calopresti), Damiano Corso (con l’Avvocato Aldo Ferraro), Domenico Calmieri (con l’Avvocato Anna Moricca), Carolina Morello e Donatella Stranges (con l’Avvocato Gigliotti). Il Tribunale ha riservato il deposito delle motivazioni in 90 giorni, ponendo la parola fine sull’ultimo strascico di un’operazione che ha visto condannati solo 5 imputati, tra cui l’attuale collaboratore di giustizia Angelo Torcasio, e che ha visto impegnati quasi tutti i Giudici del Tribunale lametino.