Processo Perseo: “zu Pasquale” tra i testimoni accusa

perseo-appello-millelireLamezia Terme- Si preannuncia ricco di colpi di scena il processo di appello dell’operazione Perseo nei confronti dei 45 imputati che avevano scelto di essere giudicati con le forme del giudizio abbreviato, concluso nel maggio dello scorso anno dal Gup di Catanzaro con oltre 25 assoluzioni totali, ed alcuni parziali, 3 condanne all’ergastolo ed altre condanne per reati minori. La Corte di Assise di Appello di Catanzaro (Presidente Petrini, a latere Galati), all’udienza di oggi, ha innanzitutto deciso di accogliere le richieste di integrazione probatoria sollecitate dal pubblico ministero già nell’atto di appello, e reiterate dal Procuratore Generale in udienza, disponendo l’esame ed il controesame di Pasquale e Giuseppe Catroppa, Luciano Arzente e, da ultimo, di Pasquale Giampà “Millelire”. Per procedere a tali incombenti, la Corte ha già fissato le udienze del 26 maggio, 7, 17 e 21 giugno, dopo le quali si deciderà il da farsi. L’udienza è stata altresì caratterizzata inoltre dalla lettura, da parte del Presidente della Corte, di una lettera fatta pervenire in cancelleria da Ando Notarianni, con la quale l’imputato ha ammesso le sue responsabilità per le contestazioni che gli vengono mosse in questo procedimento, e per le quali in primo grado era stato condannato all’ergastolo. Dopo la sospensione dei termini di durata massima della custodia cautelare per gli imputati detenuti, la Corte ha quindi rinviato il processo al 26 maggio, per iniziare con l’esame dei collaboratori di giustizia ammessi come testi.