Appello Perseo: per lunedì prevista sentenza

Processo-PerseoCz-680Lamezia Terme – E’ prevista per lunedì prossimo la sentenza nel giudizio di appello sull’abbreviato del processo Perseo. Lo ha annunciato il presidente del collegio il giudice Pertini al termine dell’udienza di oggi nel corso della quale sono intervenuti, con le loro arringhe gli avvocati Gianluca Careri, Pino Spinelli e Antonio Larussa.
L’avvocato Gianluca Careri ha discusso nell’interesse degli  imputati Emiliano Fozza, Giuseppe Ammendola e Pino Strangis, per i quali è stata chiesta l’inammissibilità dell’appello del Pubblico ministero o, comunque, il rigetto attesa l’assoluta genericità dei motivi di impugnazione ed in alcuni casi la fisica assenza di motivi di gravame relativamente alle posizione dei predetti imputati tutti assolti in primo grado. Per Fozza l’Avvocato Careri oltre a ribadire l’inconsistenza e, comunque, l’assoluta genericità delle dichiarazione dei collaboratori compresi quelli escussi anche in grado di appello (Catroppa Giuseppe e Pasquale, Giampà Pasquale e Domenico ) ha evidenziato come il rapporto di esclusività con il solo Giampà Giuseppe ( invero alle dipendenze della GT Distribuzioni in quanto agente di commercio ) costituisce l’elemento di assoluta ostatività rispetto a qualsivoglia possibilità di affermare un giudizio di responsabilità per essere un intranea alla cosca giampà.
Per Ammendola accusato di essere colui che ha accompagnato Francesco Vasile in occasione del duplice omicidio Spena-Vaccaro dopo la dichiarata inattendibilità del collaboratore di giustizia Angelo Torcasio espressamente dichiarata dal Giudice di primo grado che aveva determinato il Gip ad assolvere l’imputato per assenza di prove visto che Giuseppe Giampà riferiva circostanze apprese proprio da “porchetta” anch’esse quindi inattendibili, è stato evidenziato come il propalato di Angelo Torcasio è stato definitivamente smentito dal collaboratore Pasquale Giampà escusso in appello che ha fornito una terza versione dei fatti completamente inconciliabile con quanto aveva precedentemente riferito il Torcasio proprio in ordine alla consegna della pistola consegnata al Vasile ed utilizzata per l’azione omicidiaria. Infatti, mentre il Torcasio aveva riferito dapprima che l’arma l’aveva ricevuta da Giuseppe Giampà mentre in un secondo momento ha precisato di averla ricevuta da Maurizio Molinaro e di averla consegnata al Vasile direttamente a casa sua, Pasquale Giampà ha invece riferito che Angelo Torcasio la sera del delitto si è recato direttamente a casa sua chiedendogli una pistola che il Giampà gli consegnò dicendogli che si sarebbe occupato direttamente lui dell’omicidio. Per Pino Strangis rispetto al quale già in primo grado vi era una grave lacuna di elementi probatori idonei a dimostrare la sua appartenenza alla cosca Giampà da parte dell’avvocato Careri è stato evidenziato come addirittura i collaboratori escussi in appello hanno affermato addirittura nemmeno di conoscerlo compreso Domenico Giampà che si è dichiarato essere un personaggio ai vertici della consorteria criminale. Quindi se gli appartenenti all’associazione e, in particole, gli elementi di spicco della consorteria dichiarano di non conoscere Pino Strangis per il difensore dell’imputato si impone la conferma della sentenza di primo grado.

L’avvocato Pino Spinelli ha discusso le posizioni di Giuseppe spinelli-udienza141215Amendola , per quanto riguarda l’omicidio Spena – Vaccaro, di Aldo Notarianni per l’omicidio Pulice, di Alessandro Torcasio, per l’omicidio Chirumbolo, di Gino Strangis, accusato di associazione, di Gianluca Notarianni accusato di associazione e estorsione, di Vincenzo Giampà accusato di traffico di stupefacenti e Pasquale Gigliotti accusato di associazione e truffe all’assicurazione. Per quanto riguarda le diverse pozioni l’avvocato Spinelli ha chiesto la inammissibilità o il rigetto dell’appello del pubblico ministero e l’accoglimento dell’appello della difesa per quanto riguarda la pozione di Aldo Notarianni sotto il profilo dell’applicazione delle attenuanti generiche, atteso che in aula ha confessato la sua responsabilità in ordine all’omicidio di Pietro Pulice.
L’avvocato Antonio Larussa ha discusso nell’interesse degli imputati Vincenzo Torcasio cl. 62, Angelo Francesco Paradiso, Michael Mercuri, Antonio Fragale, Giorgio Galiano, Pasquale Bentornato e Antonio Muraca. Larussa ha inoltre riconcluso per Antonio Paradiso alle luce delle dichiarazioni di Domenico Giampà in ordine ad una attività estorsiva smentita dagli atti del processo.
Larussa, ha inoltre discusso sulle nuove leve chiedendo la larussa021215conferma della sentenza di assoluzione
E in particolare quella di Angelo Francesco Paradiso. Inoltre ha discusso la posizione di Antonio Fragale accusato di concorrente esterno chiedendo la conferma della sentenza di assoluzione.
Larussa ha chiesto per Galiano e Bertonato la riforma delle sentenza evidenziando che gli atti del processo non evidenziavano affatto la partecipazione del Galiano all’associazione, mente per Bentornato l’assoluzione anche alla luce delle dichiarazione di Domenico Giampà che ne ha escluso l’intraneità alla cosa. Mentre per Mercuri, la conferma dell’assoluzione in quanto è stata prodotta perizia in primo grado che dimostrava la non corrispondenza dei profili antropometrici rispetto al soggetto che avrebbe compiuto l’attentato al bar Mazzini. Assoluzione anche per Muraca.