Lamezia: assolti giovani nigeriani accusati di estorsione

aula-tribunale-lt280916Lamezia Terme – Si è conclusa con una assoluzione la vicenda giudiziaria che ha avuto come protagonisti, loro malgrado, due giovani nigeriani, AtamaJimol e Uwudale Kelvin. Tutto ha avuto origine da una denuncia presentata il 21 febbraio 2016 da Salvatore Lucchino, responsabile del centro di accoglienza Gianal, sito nel comune di Feroleto Antico, a cui recentemente la Prefettura di Catanzaro ha revocato l’autorizzazione come centro di prima accoglienza.
Il Lucchino riferiva di essere stato vittima di una tentata estorsione commessa dai due giovani i quali lo avrebbero minacciato di morte se non gli avesse consegnato la somma di 800,00 euro. Sulla base di tutto ciò i Carabinieri di Lamezia Terme traevano in arresto i due, che venivano condotti nella Casa Circondariale di Siano. Dopo la fase cautelare, veniva nominata come difensore di fiducia l’Avvocato  Lucia Alessandra Cittadino  la quale sin da subito non ha creduto alla ricostruzione fatta dal Lucchino e ha messo in atto una strategia difensiva risultata vincente. Infatti il Tribunale di Lamezia Terme, in composizione collegiale presieduta dalla Presidente Maria Teresa Carè e a latere Prignani e Martire, all’esito della camera di consiglio ha pronunciato sentenza di assoluzione.