Perseo omicidi: indicate contraddizioni collaboratori

aula-tribunale-generica-680Lamezia Terme – Udienza durata oltre 6 ore ed interamente dedicata alle arringhe degli ultimi difensori degli imputati Vincenzo Arcieri, Franco Trovato e Antonio Voci, quella che si è tenuta oggi dinanzi la Corte di Assise di Catanzaro per gli omicidi di Pietro Pulice, Giuseppe Chirumbolo e Federico Gualtieri. A prendere la parola è stato innanzitutto l’Avvocato Aldo Ferraro, nell’interesse di Arcieri Vincenzo, che ha illustrato, per oltre due ore, le ragioni per le quali non può essere accolta la richiesta di condanna all’ergastolo invocata dal P.M. Dott. Romano. Il difensore si è soffermato sulle contraddizioni che hanno caratterizzato le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia sentiti in questo processo, tali da non consentire l’affermazione della responsabilità penale di Arcieri oltre ogni ragionevole ferraro041215dubbio. L’Avvocato Ferraro ha analiticamente indicato alla Corte di Assise ognuna delle contraddizioni che hanno caratterizzato le deposizioni dei numerosi collaboratori di giustizia sentiti in dibattimento, ognuno dei quali ha attribuito ad Arcieri un comportamento diverso rispetto all’omicidio di Pietro Pulice, avvenuto il 28/09/2005, soprattutto rendendo versioni diverse in merito alla riunione nella quale sarebbe stata decisa l’uccisione di Pulice. Il difensore ha infine evidenziato che la condotta tenuta da Arcieri, stando alle dichiarazioni concordanti di Cappello Saverio e di Ventura Vincenzo, che sarebbe scappato una volta ucciso Pulice, dimostra un contegno certamento incompatibile con quello di chi sarebbe stato consapevole, sin dall’inizio, di ciò che doveva avvenire. Ha preso poi la parola marchese-udienza141215l’Avvocato Leopoldo Marchese in difesa di Voci Antonio, il quale ha posto l’accento sulle numerose contraddizioni che sono emerse dalle testimonianze rese nel corso del processo dai vari collaboratori di giustizia, che non consentono di condannare il suo assistito, anche alla luce degli insegnamenti della Corte di Cassazione in materia di ragionevole dubbio e di valutazione della prova. E’ intervenuto, infine, l’Avvocato Salvatore Staiano in difeso di Trovato Franco, che ha concluso analizzando l’inverosimiglianza delle dichiarazioni dei collaboratori, e la loro inidoneità a condannare all’ergastolo il suo assistito. Tutti i difensori hanno quindi chiesto l’assoluzione dei loro assistiti, e la Corte ha rinviato il processo al prossimo 20 dicembre per eventuali repliche e, a seguire, per la camera di consiglio e la pronuncia della sentenza di primo grado.