Perseo: entra nel vivo processo appello avverso sentenza Lamezia

aula-tribunale-generica-680Lamezia Terme – Entra nel vivo il processo di appello avverso la sentenza pronunciata dal Tribunale di Lamezia Terme il 16/12/2015, con cui i 21 imputati coinvolti nel procedimento Perseo che chiesero di essere giudicati con rito ordinario, furono condannati a pene variabili dai 4 ai 16 anni di reclusione.
Si tratta di Davide Giampà, condannato in primo grado a 7 anni di reclusione, Antonio Curcio condannato a 16 anni, Vincenzo Arcieri condannato a 12 anni, Antonio De Vito condannato a 15 anni, Antonio Donato condannato a 10 anni, Franco Trovato condannato a 12 anni, Giuseppe Grutteria condannato a 13 anni, Fausto Gullo condannato a 8 anni, Giuseppe Notarianni condannato a 9 anni, Carmen Bonafè condannata a 5 anni, Giovanni Scaramuzzino condannato a 3 anni, Antonio Voci condannato a 10 anni, Pino Scalise condannato a 4 anni, Andrea Crapella condannato a 9 anni, Antonio Notarianni condannato a 7 anni, Domenico Curcio condannato a 6 anni, Giancarlo Chirumbolo condannato a 6 anni, Michele Muraca condannato a 6 anni e 6 mesi, Eric Voci condannato a 5 anni e 2 mesi, Carlo Curcio Petronio condannato a 4 anni e Vincenzo Perri condannato a 9 anni. All’udienza di oggi il Procuratore Generale Carlo Modestino ha formulato le sue conclusioni, ponendo l’accento sulla esistenza di un quadro probatorio granitico che dimostrerebbe l’esistenza della cosca Giampà in Lamezia Terme, e la partecipazione ad essa degli imputati che, in questo processo, sono stati condannati in primo grado per associazione mafiosa, chiedendo la conferma della sentenza impugnata nei confronti di tutti gli imputati che hanno proposto appello. Ha altresì chiesto, il Procuratore Generale, l’accoglimento dell’atto di appello proposto dal P.M. contro l’assoluzione che il Tribunale di Lamezia Terme aveva pronunciato nei confronti di Scaramuzzino Giovanni per il reato di concorso esterno in associazione mafiosa, con conseguente condanna di Scaramuzzino a 12 di reclusione. Dopo le conclusioni delle parti civili, la Corte di Appello ha rinviato il processo all’udienza del 14 febbraio in cui discuterà l’Avvocato Aldo Ferraro nell’interesse di Giuseppe Notarianni, Carmen Bonafè e Vincenzo Arcieri, l’Avvocato Antonio Lomonaco per Antonio Domato e l’Avvocato Enzo Galeota per Vincenzo Arcieri. La sentenza di appello è prevista entro la fine di marzo, per cui si procederà a ritmo spedito con la discussione degli altri difensori nelle successive udienze. Il collegio difensivo, oltre agli avvocati Aldo Ferraro ed Enzo Galeota, è composto da Lucio Canzoniere, Francesco Gambardella, Salvatore Staiano, Pino Spinelli, Leopoldo Marchese, Wanda Bitonte, Pino Zofrea, Ortensio Mendicino, Antonio Arcuri.