Processo Chimera: in aula un testimone dell’accusa

udienza-chimera-120716-1Lamezia Terme – Continua l’escussione dei testimoni dell’accusa per il processo Chimera. Il filone ordinario, che vede come imputati Cesare Gualtieri, Lucia Vaccaro, Massimo Crapella e Giancarlo Puzzo, dell’operazione che travolse la cosca Gualtieri-Torcasio-Cerra, ha visto sedersi, questa mattina in aula Garofalo del tribunale di Lamezia, al banco dei testimoni Severino Iuliano ,operaio alle dipendenze della ditta “Edil Scavi”da più di dieci anni, il quale, in merito ad alcuni atti intimidatori subiti dalla predetta ditta sul cantiere ove erano in corso i lavori per la realizzazione del distributore di carburante sito in Contrada Lenza, ha riferito episodi dettagliati e specifici. In particolare, Iuliano – a domanda del P.M. Elio Romano – ha esposto un fatto ben preciso, verificatosi tra il 2009 ed il 2010, durante la realizzazione di alcuni lavori, allorquando sopraggiunsero in motorino due ragazzi per parlare con il principale e il teste evidenzia testualmente che :”una volta hanno anche sparato per la strada in alto mentre io stavo lavorando con altri operai sul solaio”.
Inoltre, il teste – continuando nella sua esposizione – precisa che Giancarlo Puzzo, imputato nel procedimento “Chimera” e titolare della ditta “Edil Scavi”, “non ha fatto niente, è stato solo fermo”.
In merito a ciò l’operaio, confermando quanto già precedentemente dichiarato nei verbali di s.i.t. e facendo presente che episodi simili si erano verificati più volte, afferma quanto segue : “Ci siamo spaventati ma abbiamo continuato a lavorare. Puzzo successivamente ci disse che era stata una ragazzata”.
All’odierna udienza era prevista la testimonianza del collaboratore di giustizia Ventura ma i difensori hanno chiesto l’acquisizione delle sue dichiarazioni.
Il prossimo 21 marzo, il Tribunale in composizione collegiale ha fissato il prosieguo dell’istruttoria dibattimentale nella quale saranno chiamati a deporre i collaboratori di giustizia Giuseppe Giampà,Rosario Cappello e Pasquale Catroppa.
Manuela Leuzzi