Estorsione: concessi all’imprenditore Lombardo i domiciliari

tribunale-reggio600x450Reggio Calabria – Va ai domiciliari l’imprenditore edile di 51 anni, Giuseppe Salvatore Lombardo, arrestato a fine aprile a Sant’Eufemia d’Aspromonte con l’accusa di estorsione aggravata dalla metodologia mafiosa ai danni di altri due imprenditori, originari di Gizzeria e operanti nello stesso settore.
Lo ha deciso il Tribunale della Libertà di Reggio Calabria accogliendo la richiesta dell’avvocato Gregorio Calarco, difensore di Lombardo. I giudici del Riesame hanno così alleggerito la misura cautelare disposta dal gip su richiesta della Direzione distrettuale antimafia.
Lombardo resta comunque indagato. La vicenda aveva preso le mosse da una denuncia presentata da uno dei due imprenditori ai carabinieri della stazione di Gizzeria Lido nel marzo 2016. Trasmessa l’indagine per competenza a Reggio Calabria, secondo l’accusa, Lombardo in qualità di titolare di una ditta edile con sede operativa a Sant’Eufemia d’Aspromonte, mediante violenza e minaccia avrebbe costretto, per quasi due anni, due imprenditori a scegliere la sua ditta come esclusivo fornitore di calcestruzzo; concedergli in subappalto (non autorizzato) l’esclusiva sui lavori di bitumazione nei cantieri aperti in diverse province del territorio calabrese; acquistare il materiale da lavoro a prezzi evidentemente ben più esosi rispetto a quelli praticati sul mercato; cedere alla sua ditta diversi mezzi d’opera per l’esecuzione dei lavori; pagare, in surroga, il materiale da lui acquistato presso altre aziende. Gli inquirenti avevano calcolato un ingiusto profitto pari a 615mila euro.
Dopo l’udienza davanti al Tribunale del Riesame, su richiesta dell’avvocato Calarco i giudici evidentemente hanno valutato sufficienti i domiciliari. Le contestazioni a Lombardo, infatti, erano note già da diversi mesi. Ampi stralci delle denunce inserite nel fascicolo dell’inchiesta a carico dell’imprenditore reggino, infatti, erano già presenti nel provvedimento di fermo di un’altra indagine della Direzione distrettuale antimafia.