Lamezia: CasaPound, “Fuori Equitalia dalla mia città”

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Lamezia – Questa notte i militanti di CasaPound hanno affisso uno striscione presso la sede di Equitalia con scritto “Fuori Equitalia dalla mia città”, un altro striscione che recita “Non suicidarti, ribellati” è stato affisso nei pressi dello stadio D’Ippolito. Il gesto, spiega una nota, “è legato al recente suicidio di un imprenditore lametino a cui era giunta una cartella esattoriale da Equitalia”.
“Ci chiediamo perché nel mirino di Equitalia – spiegano i militanti nella nota stampa – finiscano sempre più spesso lavoratori dipendenti, piccoli e piccolissimi imprenditori, pensionati e liberi professionisti e mai titolari di grandi imprese e proprietà immobiliari, auto e beni di lusso, al quale basta usare prestanomi o intestare tutto a società di capitali per sfuggire alla società di riscossione”.

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“Equitalia in pochi anni ha raddoppiato gli incassi, usando tassi di interesse altissimi, come quelli applicati dalle banche sui prestiti, preferendo agire sempre su chi ha poco da pagare ma che è in possesso di qualche piccolo bene da pignorare, spingendo migliaia di famiglie a scegliere se finire nelle mani gli usurai o perdere la casa all’asta giudiziaria. CasaPound Italia – hanno concluso – non è dalla parte degli evasori fiscali, anzi, siamo sempre stati convinti che l’evasione fiscale sia una vera piaga sociale che va combattuta in modo serio e inflessibile. Ma ciò non ci impedisce di notare che i metodi di riscossione siano iniqui”.