Minacce a Speranza: la solidarieta’ di Nicolino Panedigrano
Lamezia Terme – “Al di là del giudizio e anche delle polemiche sul suo operato amministrativo, esprimo la mia più sincera solidarietà a Gianni Speranza, vittima delle attenzioni minacciose del boss Grande Aracri. È il segno che, come ho sempre riconosciuto, durante la sua amministrazione gli interessi mafiosi sono stati tenuti fuori dal nostro Comune. Ma è anche il segno che Lamezia, e per quel che mi interessa il centrosinistra lametino, non devono mai abbassare la guardia rispetto alla penetrazione di quel fenomeno mafioso, che per ben due volte ci ha portato allo scioglimento del Consiglio Comunale”. Ad affermarlo in un comunicato è Nicolino Panedigrano. “Vedo, però, purtroppo – aggiunge – in questa competizione elettorale amministrativa non solo una serie di allarmanti trasformismi, ma un rinnovato esplodere nel centrodestra di fameliche aspettative da parte di alcuni ceti sociali che pur di arrivare all’obiettivo non badano a nulla, non pongono i necessari picchetti e anzi si accompagnano e fanno organizzare le liste ad alcuni noti personaggi tuttora indagati per contiguità o appartenenza ad ambienti ‘ndranghetisti lametini”. Per Panedigrano “la scelta del candidato a Sindaco del centrosinistra non può prescindere, innanzitutto, da una netta distanza e da una ferma condanna di entrambi questi due insidiosi e devastanti fenomeni”.
Minacce a Speranza: la solidarietà di Grandinetti e del Consiglio Comunale
Lamezia Terme – Il presidente del consiglio comunale Francesco Grandinetti esprime solidarietà al sindaco Gianni Speranza, dopo la notizie delle affermazioni minacciose rivolte al primo cittadino dal boss Grande Aracri. “Quanto saputo – afferma Grandinetti – conferma quanto da me sempre detto e cioè che il vero ed importante risultato di Speranza durante questi dieci anni è quello di aver tenuto fuori dal palazzo la malavita organizzata”. Solidarietà da parte di Grandinetti e da tutto il Consiglio Comunale e la vicinanza al Sindaco nella difesa della città “da chi volesse “occuparla” con il malaffare”. “Vanno tenute alte – continua – le bandiere della legalità e dell’etica, specialmente in questo momento in cui a Lamezia insistono le elezioni e con esse è facile imbastire rapporti e compromessi su chi potrebbe volere mettere le mani sulla città. Da qualsiasi postazione saremo – conclude Grandinetti – continueremo insieme ad essere una diga insuperabile”.
Minacce a Speranza: Progetto Lamezia “Fieri di aver vissuto stagione politica al suo fianco”
Lamezia Terme – “La grave minaccia a Gianni Speranza del pericoloso boss Grande Aracri, è l’ulteriore dimostrazione che dieci anni di buon governo comunale hanno sventato e contrastato l’accerchiamento che la criminalità organizzata, locale e regionale, aveva progettato per aggredire il tessuto economico della Città”. Ad affermarlo in un comunicato è i gruppo consiliare di “Progetto Lamezia”. “In tutti i settori dell’Amministrazione l’attenzione è stata altissima – scrivono – e, come negli appalti, in cui sono state adottate regole comunali rigorose, il malaffare è stato messo alla porta”. “Abbiamo lasciato il ricordo – specificano – anche nel Piano Strutturale Comunale, che, nell’art.1, ripudia gli interessi urbanistici ed edilizi della criminalità organizzata e assoggetta, con una scelta unica nel panorama nazionale, tutti i permessi di costruire, convenzioni e piani attuativi al preventivo controllo del Prefetto”. Il gruppo consiliare scrive che “prima di Speranza, la criminalità organizzata era l’emergenza assoluta che ha terrorizzato cittadini ed imprese, bloccando di fatto l’economia ed il vivere civile. Oggi, in Città si avverte maggiore fiducia, per i preziosi risultati di inquirenti e magistrati, ma anche – aggiungono – per un’intransigente azione politica di contrasto netto alla ndrangheta. Questo connubio pensiero/azione, estraneo a taluni boicottatori, ha plasmato larghi strati della società civile, aprendo ad una nuova coscienza collettiva ed un cambiamento culturale sul pericolo della pervasità mafiosa, percepita come un’onta ed un danno d’immagine per la città”. “Siamo fieri – concludono – di aver vissuto una stagione politica al fianco di Gianni Speranza”.
Minacce a Speranza, la solidarietà di Avviso Pubblico
Firenze – In seguito alle intercettazioni telefoniche nei confronti del boss di Cutro, Nicolino Grande Alacri, che hanno fatto emergere affermazioni minacciose rivolte a Gianni Speranza, Sindaco di Lamezia Terme, molte sono state le dimostrazioni di vicinanza al primo cittadino, tra queste anche quella dell’associazione Avviso Pubblico, che ha definito Speranza uomo “da sempre schierato contro la ’ndrangheta e per l’affermazione della legalità nel suo territorio. Si tratta di un colloquio intercettato delle forze dell’ordine nel 2012 e reso noto solo da alcuni giorni”.
Avviso Pubblico, Enti locali e Regioni per la formazione civile contro le mafie,ha quindi espresso la propria solidarietà e vicinanza a Gianni Speranza, anche in qualità di membro del Comitato Direttivo nazionale dell’Associazione, “nella certezza che il suo impegno politico, sociale e culturale proseguirà con la stessa determinazione comunemente riconosciutagli”. L’Associazione ha chiesto alle autorità competenti “di adoperarsi nei modi e nelle forme ritenute più opportune per garantire la dovuta sicurezza al Sindaco, ai suoi famigliari e ai suoi collaboratori”.