Lamezia: Grandinetti, “ci vuole veramente coraggio”

Francesco Grandinetti

Francesco Grandinetti

a cura di Francesco Grandinetti
– Lamezia Terme – Ci vuole veramente coraggio a parlare come fa Piccioni e di conseguenza Sel. Bene della Città, sacrificare la città a beghe personali politiche. Siamo pronti a dare un nuovo corso alla politica di questa città, ecc, ecc, ecc. Sono tutte espressioni usate da Piccioni per iniziare la propria campagna elettorale. Ma a chi si vuol prendere in giro? Parla proprio Piccioni che è stato per tutti gli anni dell’amministrazione Speranza il vicesindaco di fatto. Perché la città non l’ha cambiata in questi dieci anni? Perché tutte queste idee che gli vengono in mente adesso non le ha messe in pratica prima? Parlavano di “Comune amico” e i cittadini si sono dovuti imbattere contro burocrazie da far rabbrividire. Cittadini sballottolati da un ufficio ad un altro. Risposte sempre incerte, da rendere la vita dei cittadini un inferno al solo imbattersi in qualche pratica del Comune. Per non parlare dei rilasci delle licenze edilizie e commerciali! Totò avrebbe detto : ma mi faccia il piacere Sig. Piccioni! Hanno portato la città in una situazione di crisi finanziaria senza precedenti, alle porte del dissesto che, solo grazie a noi del terzo polo, il sottoscritto ed il consigliere Mario Benincasa, è riuscita a non subire l’onta. Piccioni e company sono dei “resuscitati’. Da morti politicamente sono resuscitati. Hanno beneficiato del nostro voto dato per amore verso la città per poter ancora avere ruoli politici e potersi candidare visto che il dissesto avrebbe provocato la loro non candidabilità. E Piccioni cosa fa? Invece di ringraziarci con un cero a Sant’Antonio, dice pubblicamente che non farebbe mai alleanze di coalizione con Grandinetti. Ma che credibilità possono avere coloro che non sanno neanche essere grati, quantomeno per pudore, verso chi in altre occasioni li ha “resuscitati”? Ma alla loro credibilità ci crediamo ormai poco tutti. Pensate alla reprimenda che fece Sel quando mi redarguì per la mia proposta di abolire l’euro da pagare per chi avesse votato alle primarie. Mi disse pubblicamente che io , come loro, avevo sottoscritto il regolamento delle primarie e quindi avevo accettato di parteciparvici ed a quelle condizioni, quindi non dovevo permettermi di chiedere l’abolizione dell’euro. Loro si che erano persone osservanti delle regole… tranne poi essere i primi ad uscire dalle primarie alla faccia della sottoscrizione dei regolamenti. Insomma fa parte del loro Dna, usare sempre due pesi e due misure. Io penso che Sel e Piccioni, se avessero un po’ di pudore in più farebbero bene a parlare un po’ di meno ed a fare un buon esame di coscienza con conseguente “mea culpa” prima di giudicare gli altri.