Lamezia: consiglio comunale vota un documento per riapertura carcere

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di Stefania Cugnetto
– Lamezia Terme – Un consiglio comunale delle grandi assenze, quello di stamattina, dedicato alla chiusura del carcere di Lamezia. Il carcere cittadino chiudeva quasi un anno fa, ed oggi l’assise comunale ha convocato un consiglio aperto a cittadini e associazioni, producendo un documento per iniziare istituzionalmente la battaglia contro la chiusura del penitenziario. In tutti gli interventi che si sono susseguiti nelle sala “Napolitano” del comune di Lamezia Terme, il tema centrale sono stati gli assenti. Assenti la metà dei consiglieri ,infatti per raggiungere il numero legale si è aspettato fino alle 11.20, assenti i rappresentanti istituzionali regionali e provinciali, assenti i cittadini.

Antonello Bevilacqua

Antonello Bevilacqua

E’ l’intervento del presidente degli avvocati di Lamezia, l’avvocato Antonello Bevilacqua, a far notare che per un tema così importante si contano più le assenze che le presenze. Bevilacqua ha detto “se siamo la metà dei consiglieri e la metà degli invitati a questo consiglio, questa battaglia non ha senso”. L’avvocato Bevilacqua ha poi consegnato al consiglio comunale il documento che venne utilizzato per la battaglia sulla chiusura del tribunale di Lamezia. Per la cittadinanza era presente il comitato “salviamo il carcere lametino”, con il rappresentante Felice Lentidoro, che ha detto “non c’era un motivo per non chiudere il carcere, ma 100 motivi”. Lentidoro ha ricordato che sono stati spesi 100mila euro per la ristrutturazione del carcere lametino, ed ha aggiunto “un carcere che stava cercando di migliorarsi, con un ambulatorio dentistico o con corsi per la rieducazione dei detenuti”, ha poi concluso “la decisione di chiudere il nostro carcere non segue una logica di spending review, c’è un dispendio maggiore se i nostri detenuti devono andare a Catanzaro, tra l’altro per usufruire i servizi peggiori”.

Salvatore Paradiso

Salvatore Paradiso

Ha, poi, preso parola il sindacalista della Uilp-Pa penitenziaria, Salvatore Paradiso, che ha ripercorso i mesi che hanno portato alla chiusura del carcere, definendo questa battaglia “tardiva”, il sindacalista ha infatti sottolineato come già anni fa, nel 2009, chiesero l’intervento al sindaco Speranza senza avere delle risposte. Paradiso ha affermato “è difficile che il cercare riapra, bisognava muoversi prima, e noi ci abbiamo provato ma senza avere appoggi”. Presente il sindaco di Martirano Lombardo, Eugenio Gallo, presente anche al consiglio comunale per la sanità lametina. Il sindaco Gallo, ha ribadito, come disse per l’ospedale, che queste strutture “sono a Lamezia ma sono di tutto il comprensorio lametino”, e nel suo intervento Gallo propone la possibilità di “utilizzare l’ospedale di Lamezia per farne un centro psichiatrico, visto la chiusura degli OPG” ed ha aggiunto “ bisogna cercare delle occasioni per rivalutare le strutture del nostro territorio”.

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E’ intervenuto poi il sindaco Gianni Speranza che ha ricordato che il governo centrale fece delle promesse a questa città “il sottosegretario Ferri mi disse di stare tranquillo, perché il carcere sarebbe stato riaperto o comunque ci sarebbe stata una base logistica per la polizia penitenziaria a Lamezia”. Poi è stata la volta dei diversi consiglieri comunali che hanno tutti appoggiato e sostenuto la volontà di combattere per far riaprire il carcere lametino, votando all’unanimità un ordine del giorno, con la quale il consiglio dà mandato al Sindaco di : convocare tutti i parlamentari che vorranno appoggiare questa battaglia; chiedere un incontro con il Ministro di Grazie e Giustizia; chiedere ai consigli comunali del territorio lametino di emanare un ordine del giorno sullo stesso tema; ed infine di verificare la possibilità da parte del sindaco Speranza di emanare un’ordinanza sindacale, qualora ce ne siano le condizioni giuridiche.