Comunali Lamezia: D’Ippolito (M5S), “triste prospettiva di un terzo scioglimento”

Paolo Parentela, Giuseppe D'Ippolito e Dalila Nesci

Paolo Parentela, Giuseppe D’Ippolito e Dalila Nesci

-di Claudia Strangis
Lamezia Terme – “Parte all’insegna della diversità rispetto agli altri candidati la campagna elettorale”. Lo ha detto l’aspirante sindaco del Movimento Cinque Stelle, Giuseppe D’Ippolito, questa mattina in una conferenza stampa indetta per presentare la sua scesa in campo alle prossime amministrative. D’Ippolito era affiancato dai parlamentari Paolo Parentela e Dalila Nesci, ed ha reso nota anche la lista collegata dei candidati consiglieri che, come spiegato, “vengono dal mondo dei professionisti, delle arti e dei mestieri e rappresentano il tessuto sociale della città di Lamezia”. Candidati, come ha tenuto a sottolineare D’Ippolito, “non iscritti ad alcun partito o a logge massoniche, tutti incensurati e senza alcuna pendenza giudiziaria”, un punto questo che, secondo il candidato del Movimento Cinque Stelle, “li differenzia sostanzialmente dagli altri partiti politici, che ancora non hanno reso note le liste corredate”. La trasparenza sarebbe uno dei punti cardine del Movimento e della candidatura, cosa che, secondo D’Ippolito, non “è assicurata per gli altri candidati”. “Se anche gli altri fossero partiti da questo presupposto – ha spiegato – ci sarebbe stato un netto dimagrimento delle liste. C’è di tutto e ci aspettiamo anche di peggio – ha poi sottolineato – e Lamezia potrebbe anche avere la triste prospettiva di un terzo scioglimento”. D’Ippolito ha fatto riferimento anche al sostegno del senatore Piero Aiello al candidato del centrodestra Paolo Mascaro, ricordando il coinvolgimento del senatore, rinviato a giudizio, nel processo scaturito dall’Operazione Perseo. Il candidato del Movimento di Grillo si è focalizzato sulla differenza con gli altri partiti e sulla diversa metodologia da loro proposta spiegando come il programma, visionabile sia sui diversi social network che sul sito del meetup lametino, si concentri essenzialmente, tra gli altri, su tre punti fondamentali. Il primo è il reddito di cittadinanza, tema di scala nazionale e che tradotto in termini locali consisterebbe nell’assegno civico, sul modello attuato dagli altri sindaci grillini. Su questo punto, D’Ippolito ha spiegato che servirà “a recuperare la dignità degli uomini e la loro libertà di scelta”. Secondo punto, invece, su cui ha insistito, è la ristrutturazione delle spese comunali, partendo dal taglio del superfluo e la risoluzione dei debiti, attraverso micro e macro interventi. Riduzione degli assegni per Sindaco, vicesindaco e assessori e il 75% di presenze nella civica assise per i consiglieri per ottenere il gettone di presenza e l’annullamento del doppio gettone, per quanto riguarda i microinterventi, e l’abolizione della nomina dei dirigenti esterni e la rivisitazione dei rapporti con le società a gestione comunale, come ad esempio la Multiservizi, per i macrointerventi. A questo proposito, il candidato del Movimento Cinque Stelle ha spiegato la sua idea di rimodulazione, che prevede “la creazione di un unico gestore, una strategia rifiuti zero con una raccolta porta a porta spinta, e la scorporazione dalla gestione acquedottistica”, che si ricollega ad un altro punto del programma del Meetup lametino, l’acqua pubblica “per rispettare – ha spiegato D’Ippolito – la volontà popolare”. Terzo punto, infine, la condivisione del governo con i cittadini, per “una gestione partecipata della cosa pubblica”. Per rimarcare ulteriormente la differenza con gli altri partiti politici, D’Ippolito, ha spiegato che non si focalizzerà su “presentazioni in pompa magna” ma preferirà le cosiddette presentazioni itineranti, incontrando direttamente i cittadini per discutere delle tipologie di intervento.