Lamezia Terme – “Leggo con grande stupore quanto dichiarato dall’ex consigliere regionale Salvatore Vescio. Non riesco, invero, a comprendere a cosa si riferisca nel richiamare un “lungo periodo di collaborazione” essendomi io limitato ad avere negli ultimi mesi con il predetto e con l’On. Galati i normali e doverosi colloqui con i rappresentanti dei partiti che hanno dichiarato di appoggiare la mia candidatura a Sindaco di Lamezia Terme e tra questi sicuramente anche con i rappresentanti di Forza Italia”. Lo afferma in una dichiarazione Paolo Mascaro Candidato Sindaco di Lamezia Terme, che non riesce a comprendere, poi “il riferimento al tanto abusato concetto di “cerchio magico” mi accumunerebbe all’On. Galati che costituisce solamente il maggior rappresentante sul territorio di uno dei tanti partiti che, insieme a liste civiche, hanno incondizionatamente appoggiato il mio progetto di nascita di una nuova politica per una nuova Lamezia e che ho incontrato nella stessa misura e negli stessi termini dei rappresentanti delle altre liste. E’, poi, – aggiunge – inaccettabile falsità affermare che io abbia mai invitato il Consigliere Vescio a candidarsi essendomi invece opposto con tutte le mie forze a detta candidatura che, alla luce della sentenza di primo grado resa dal Tribunale di Lamezia Terme di condanna a mesi 4 di reclusione per il reato di corruzione elettorale di cui all’art. 68 DPR 570/60, sarebbe stata inopportuna ed immorale”. A giudizio di Mascaro, “il Consigliere Vescio, farebbe bene a dire la verità e ad affermare che i motivi della sua presa di posizione sono determinati unicamente dal mio irremovibile rifiuto alla sua candidatura e dal mio successivo ed anch’esso irremovibile rifiuto ad aderire alla richiesta di nominare il Vice Sindaco in una rosa di nomi che lo stesso avrebbe dovuto indicarmi nella sua qualità di portavoce di uno dei tanti partiti della coalizione”. Mascaro coglie “l’occasione per ricordare a tutti che io rappresento la sintesi di una intera coalizione che ha dato adesione alla mia candidatura senza avanzare alcuna richiesta di specifiche poltrone ben consapevole che oramai le vecchie logiche di una becera politica debbono essere definitivamente cancellate e che mai io avrei accettato imposizioni di tal genere”. Mascoro, poi, augura “al Consigliere Vescio le migliori fortune nell’intraprendere un nuovo percorso che di certo, però, non potrà essere programmatico, non avendo nei nostri incontri il predetto mai speso una costruttiva parola in tal senso preferendo interloquire su concetti a me inaccettabili di spartizione di future ed ipotetiche poltrone. Sarà il popolo – conclude Mascaro – democraticamente a scegliere tra le due opposte ed inconciliabili modalità di intendere il senso della politica e l’amministrazione della cosa pubblica.