Carcere Lamezia : Grandinetti, il decreto potrebbe essere impugnato

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Lamezia Terme-“ Se l’inserimento del “Placet” sulla chiusura del carcere lametino da parte del Sindaco Speranza come credo è infondato, ritengo sia giusto dare mandato agli uffici legali per verificare l’ipotesi di impugnativa del decreto stesso. La evidenziazione “falsa” (per quanto si apprende sia del Sindaco che della Magistratura locale) della condivisione da parte del Sindaco e della Magistratura locale alla chiusura del Carcere rende false alcune delle premesse che hanno portato alla formulazione del decreto stesso”. Lo afferma in una dichiarazione il presidente del Consiglio comunale di Lamezia Terme, Francesco Grandinetti, commentando il contenuto del decreto emesso dal Ministro della Giustizia e con il quale ha soppresso la Casa circondariale di Lamezia. Secondo Grandinetti “era prevedibile che proprio durante la campagna elettorale, in un momento di passaggio tra la passata e nuova consiliatura avvenissero questi ulteriori soprusi per la nostra città”. E ricorda che “come Presidente del Consiglio” di avere convocato più volte una assemblea consiliare aperta per discutere e deliberare decisioni sulla non chiusura, decisioni prese all’unanimità dove vengono spiegate in forma chiara le motivazioni del nostro no a questo ulteriore scempio. La nostra classe politica – aggiunge – romana dovrebbe fare gesti eclatanti come dimettersi per conclamata inefficienza nel difendere Lamezia. La posizione centrale della nostra Lamezia viene sbandierata in ogni luogo tranne poi scordarsene quando si parla di Carcere, Hub ospedaliero, Università. Quando qualche anno fa parlavo degli “espropri” che si facevano a vantaggio di altre città limitrofe tutti mi schernivano, oggi tutti sono pronti a gridare allo scippo”. E secondo Grandinetti se “il decreto non può essere impugnato ed il ministro non si ravvede, allora si deve pretendere il trasferimento del Provveditorato regionale di Polizia Penitenziaria da Catanzaro a Lamezia. Non si può aspettare. Sono ancora per un mese il Presidente del Consiglio della mia città e non posso rimanere silente davanti alla sordità di chi ci rappresenta a Roma e magari è d’accordo con la chiusura del carcere . Escano allo scoperto. Chiedo a tutti i candidati a Sindaco di destra e di sinistra che si appellino ai loro parlamentari di riferimento affinché si adoperino in tal senso e senza distinzione tra ideologie, ma con l’unico obiettivo che è quello di difendere la loro e nostra città. Io non mi sono candidato, ma sarò sempre presente per difendere Lamezia con tutte le mie forze fin quando Dio vorrà. Io sono un LAMETINO”.