Carcere Lamezia: Sonni, no alla chiusura dei presidi di legalita’ e sicurezza

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Lamezia Terme – “È evidente che in un territorio in cui vi è una pesante presenza della criminalità organizzata non ci si possa permettere di perdere presidi di legalità e sicurezza”. Lo afferma in una dichiarazione Tommaso Sonni commentando l’ufficialità della chiusura del carcere di Lamezia Terme, secondo il quale “la vicenda del carcere si aggiunge a quella che ha coinvolto anche il tribunale di Lamezia, che con cadenza periodica viene messo in discussione e ne viene paventata la chiusura”. Sonni poi ricorda che due gironi fa, in occasione dell’incontro con il sottosegretario agli Interni, Filippo Bubbico, come la nuova caserma dei Carabinieri di Lamezia Terme debba ancora essere ultimata. “La caserma è ospitata provvisoriamente presso il vecchio ospedale lametino – aveva detto il candidato a sindaco – ma sono passati circa 9 anni ed è chiaro che, in una città come la nostra, sulla sicurezza non possono essere consentite esitazioni ma si debba essere rigorosi e celeri nel garantire ai cittadini il controllo e il rispetto della legalità e dell’ordine pubblico”. Sonni inoltre ricorda che “durante lo stesso incontro con l’esponente del Governo Renzi, il presidente della Provincia di Catanzaro, Enzo Bruno, aveva evidenziato, inoltre, come gli amministratori pubblici calabresi fossero tra i più colpiti dalle intimidazioni mafiose. Per tali ragioni, non è accettabile che presidi di sicurezza come il tribunale, il carcere e le caserme delle forze dell’ordine vengano chiuse, dislocate o abbandonate in cantieri infiniti. “Non si tratta di fare richieste campanilistiche – chiarisce Sonni – né di fare campagna elettorale su questi temi, ma i presidi dello Stato sono necessari per permettere a Lamezia di svolgere un ruolo importante, di rinascita e di crescita per tutta la Calabria. Noi di Città Reattiva auspichiamo quindi che in tempi brevi il Governo valuti la necessità di riaprire la casa circondariale lametina”.