Operazione Chimera: arrestato Muraca per estorsione

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Lamezia Terme – I Carabinieri del nucleo investigativo dei Carabinieri di Catanzaro e della compagnia di Lamezia Terme hanno notificato ad un uomo della citta’ della Piana, Gennaro Muraca, di 25 anni, gia’ detenuto poiche’ arrestato nell’ambito dell’operazione denominata “Chimera”, una nuova ordinanza di custodia cautelare in carcere. L’indagine, coordinata dai magistrati della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, avrebbe permesso di individuare nel giovane l’autore di un’estorsione nei confronti di un noto rivenditore di automobili del Lametino. L’arrestato avrebbe agito per conto del clan Cerra-Torcasio-Gualtieri ed avrebbe sostituito, sin dal 2006, nell’attivita’ criminale, un altro estortore arrestato.

Una estorsione di 300/400 euro al mese. E quando il titolare di una concessionaria evidenzio’ le difficolta’ economiche per pagare il “pizzo”, la soluzione fu quella di farsi consegnare direttamente una macchina, un’Audi A3. Sono alcuni dei particolari che emergono nell’ordinanza di arresto di Gennaro Muraca, 25 anni, a cui e’ stato notificato il provvedimento di custodia direttamente in carcere, dove si trova gia’ detenuto. All’uomo e’ stata contestata l’estorsione aggravata dal metodo mafioso nell’ambito di nuove evidenze emerse dall’operazione “Chimera” condotta contro esponenti della cosca Cerra-Torcasio-Gualtieri di Lamezia Terme. Il giudice per le indagini preliminari, Pietro Scuteri, ha basato la sua ordinanza nei confronti di Muraca partendo dalle dichiarazioni della vittima, un commerciante di autovetture, che era stato indagato per favoreggiamento, non avendo denunciato i suoi estortori. A quel punto l’uomo racconto’ tutto ai carabinieri della Compagnia di Lamezia Terme e del Reparto oeprativo provinciale. A questo si aggiungono anche le dichiarazioni del collaboratore di giustizia Umberto Egidio Muraca. Secondo quanto emerso nelle indagini, Gennaro Muaraca sarebbe subentrato nella richiesta della tangente dopo l’arresto di Luciano Cimino. A quel punto la concessionaria fu “delegata” dalla cosca ad un altro esponente, Ottorino Rainieri, quindi, una volta che anche lui venne arrestato con l’operazione “Chimera”, fu Muraca a passare per la riscossione mensile. Durante le indagini e’ emerso quando Rainieri dovette fare i conti con la crisi economica espressa dal commerciante di auto, decise di farsi consegnare un’Audi A3 come corrispettivo. La stessa autovettura sarebbe stata ritirata da Rainieri alla presenza del collaboratore di giustizia Umberto Egidio Muraca. Nel ricostruire quanto subito per diversi anni, il titolare della concessionaria ha dichiarato ai carabinieri di non avere mai raccontato e denunciato nulla perche’ “psicologicamente terrorizzato e temevo per la mia incolumita’ e quella della mia famiglia”. L’imprenditore ha ricnosciuto dalle foto segnaletiche sia Rainieri che Gennaro Muraca, evidenziando che gli stessi si erano sempre presentati per conto della potente cosca lametina.