‘Ndrangheta: falsi certificati, obbligo dimora per medico

confandromeda
Catanzaro – Certificati falsi per i dipendenti delle societa’ riconducili alla cosca Iannazzo, ma anche una sorta di appoggio logistico rispetto ai movimenti dei componenti del clan nell’aeroporto di Lamezia Terme. Sono queste le contestazioni mosse nei confronti di un medico di Lamezia Terme, Raffaele Caparello, destinatario di un provvedimento di obbligo di dimora nell’ambito dell’operazione “Andromeda” contro le cosche Iannazzo e Cannizzaro Daponte di Lamezia Terme.
Secondo quanto evidenziato nella parte di inchiesta seguita dalla Direzione investigativa antimafia di Catanzaro, il medico, dipendente dell’Asp e in servizio all’aeroporto di Lamezia Terme, avrebbe sottoscritto certificazioni mediche con patologie non veritiere che venivano trasmesse all’Inps. I certificati avrebbero riportato il nome di un’altra indagata, dipendente della “Tirrena Costruzione”, societa’ riconducibile al boss Vincenzino Iannazzo, consentendo cosi’ di incassare somme a titolo di indennita’ per malattia, ottenendo indebitamente i benefici previsti dalle leggi sul lavoro”.