‘Ndrangheta: Lamezia, clan impedirono costruzione supermercato

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Catanzaro – Le cosche Iannazzo e Cannizzaro-Daponte di Lamezia Terme avevano il controllo pressoche’ totale sulle attivita’ imprenditoriali esistenti nella loro zona, o perche’ taglieggiavano gli imprenditori o perche’ questi ultimi erano direttamente collusi e inseriti nel sodalizio criminale. E’ uno degli spaccati che emergono dall’operazione “Andromeda”, portata a termine stamane dalla Squadra Mobile di Catanzaro, dalla Dia e dal Gico della Guardia di Finanza con l’esecuzione di 45 provvedimenti restrittivi. Dalle indagini della Dia di Catanzaro e’ emerso che Pietro Iannazzo, elemento di spicco del clan, avrebbe ottenuto la mancata realizzazione di un centro commerciale di una nota catena, a Lamezia Terme, in localita’ Savutano, area notoriamente sotto influenza criminale della stessa cosca. Iannazzo, secondo l’inchiesta, avrebbe impedito la realizzazione insieme all’imprenditore Claudio Scardamaglia, raggiunto da un’ordinanza agli arresti domiciliari. I due avrebbero impedito la costruzione del supermercato perche’ doveva nascere su un’area a cui era interessato lo stesso Scardamaglia. Secondo i riscontri, i due avrebbero prima costretto gli operai della ditta che si stava occupando dei lavori di sbancamento del terreno per la realizzazione del supermercato ad abbandonare i lavori e poi, con minaccia aggravata dal metodo mafioso, avevano indotto l’imprenditore aggiudicatario dei lavori ad abbandonare l’iniziativa imprenditoriale sul quel terreno che sarebbe stato successivamente ceduto proprio allo stesso Scardamaglia.