Lamezia Terme – Sedicesima tappa del tour elettorale del candidato a sindaco di Lamezia Terme Pasqualino Ruberto che ha tenuto, giovedì sera, un comizio nella centralissima via Federico Nicotera, evento organizzato dalla sezione lametina di «Forza Nuova», presente con alcuni suoi militanti a sostegno dello stesso Ruberto nella lista civica «Labor».
Ad introdurre l’evento è stato Igor Colombo, responsabile regionale della comunicazione di F.N., che ha ripercorso brevemente il cammino politico del suo movimento a Lamezia. Un impegno che si è sviluppato e rafforzato tra la gente e che ha visto il suo gruppo sempre lontano dai palazzi del potere, costantemente impegnata a denunciare, talvolta con clamorose forme di protesta, ogni fenomeno di corruzione e malgoverno.
Oggi, il gruppo ha deciso di sostenere Pasqualino Ruberto e di compiere assieme a lui la «rivoluzione politica e culturale» di cui Lamezia ha bisogno. «Per uscire dalla grave situazione in cui versano le casse comunali — ha detto Colombo — occorre un professionista serio e competente come Ruberto» citando ciò che fece l’ex presidente della Polonia, Kaczynski, il quale — per risanare le disastrate casse pubbliche nazionali — licenziò il direttore della Banca Centrale polacca e lo rimpiazzò con il suo commercialista, di fatto avviando il completo risanamento e la rinascita dell’intero paese.
Dopo Igor Colombo, ha preso la parola la candidata Mara Bruno che ha ricordato come il piano di rientro decennale altro non sia che un dissesto camuffato che avrà serie ripercussioni sui cittadini se non ci sarà un sindaco competente e lungimirante in grado di gestire questa grave emergenza economica. La stessa ha poi ricordato i punti centrali del programma del gruppo basato principalmente sul turismo e sull’agricoltura. All’uopo verrà avviata l’istituzione dell’Assessorato all’Agricoltura in grado di dare slancio alla produzione locale, cosiddetta a «Km Zero», per rilanciare ed incentivare i consumi dei prodotti locali. Verranno parimenti introdotti i cosiddetti «orti sociali» concessi ad uso gratuito a tutti quei cittadini che vorranno dedicarsi al settore agricolo. In tale direzione si punterà anche sulla rivalutazione della «Fieragricola» che dovrà proporre solo prodotti locali tipici lametini e calabresi. Infine, ci si batterà con fermezza per l’abolizione della vergognosa introduzione dell’IMU sui terreni agricoli che altrimenti finirà per affossare il settore.
È stata poi la volta della candidata Simona Borelli che ha ricordato come nel programma di coalizione verrà riservata grande attenzione nel recupero e nella riqualificazione delle periferie urbane.
Subito dopo ha parlato il segretario provinciale di F.N., Bruno Spatara, anch’egli candidato con la lista civica «Labor». Lo stesso ha detto di attendere con trepidazione l’arrivo del 31 maggio, occasione unica più che rara di mandare a casa una classe dirigente di Sinistra che ha affossato un’intera comunità e che non ha esitato ad “inciuciare” con una parte del Centrodestra.
«Solo Pasqualino Ruberto — ha concluso Spatara— può ridarci quella luce che non vediamo da dieci anni». Quindi è stato esposto uno striscione lungo dieci metri che recitava: «Da sempre schierati e mai omologati: mai con Talarico e Galati».
È stata quindi la volta di Pasqualino Ruberto che ha evidenziato come l’entusiasmo attorno alla sua candidatura «stia aumentando sempre più giorno dopo giorno, mentre per altri si allontana».
Ruberto ha ricordato il primo incontro con gli amici di F.N. definiti da alcuni come dei “facinorosi”: «Stai attento, così sbilanci la coalizione» qualcuno gli avrebbe suggerito. «Chissà chi sarà più rivoluzionario tra me e loro»è stata la risposta di Ruberto.
Lo stesso ha elogiato le virtù di questo gruppo per «l’amore forte per le cose che fanno, per il senso di appartenenza, e per le loro linee politiche e programmatiche che si sposano perfettamente con il nostro progetto.»
Poi, riferendosi allo striscione pochi istanti prima esposto, Ruberto ha evidenziato come lo stesso sia «la sintesi più eclatante della grande volontà di abbattere i centri di poteri sia di centrodestra che di centrosinistra, i quali hanno governato rovinosamente Lamezia in modo trasversale.»
Non è mancata una critica alla recenti passerelle di esponenti nazionali dei due schieramenti che «si presentano in città solo al momento delle elezioni per sponsorizzare questo o quell’altro candidato, senza sapere nulla dei cittadini e della città.»
«Sono finiti i tempi delle rotatorie e dei marciapiedi» ha proseguito Ruberto. Ha quindi ricordato come ultimo, deprecabile atto della giunta uscente, l’assegnazione esclusiva all’ARCI locale di nuovi fondi ormai «a tempo scaduto».