Lamezia: Colombo(Fn), smantellare il campo rom di Scordovillo

scordovillo23-05
Lamezia Terme – “Questi giorni di campagna elettorale in città non vengono risparmiati dai fumi tossici che continuano ad alzarsi dal campo rom di Scordovillo dando sfogo pertanto alle logiche dichiarazioni di candidati a sindaco,consiglieri comunali e vari esponenti politici, ma soprattutto ad alzarsi è la protesta ferma dei cittadini i quali ormai si sentono prigionieri in casa propria di una situazione divenuta ormai da tanti anni ingestibile ed ingovernabile”. Lo denuncia Igor Colombo, Portavoce Regionale Forza Nuova Calabria, per il quale sono “legittime le prese di posizione di chi vuole lo smantellamento immediato del campo rom, meno il filosofeggiare su questo atavico problema da parte del centrosinistra che in vent’anni di governo locale non è stato capace di dare risposte e sistemazione ai residenti di Scordovillo. Tante parole – aggiunge – sono state spese negli anni e noi di Forza Nuova abbiamo sempre espresso la nostra posizione chiedendo anche in maniera forte e decisa le dimissioni del Sindaco Speranza per la sua inerzia politica nell’affrontare la questione nonostante un’ordinanza di sgombero da parte della Procura della Repubblica”.
Forza Nuova, spiega Colombo, “sulla questione rom ha le idee ben chiare e riteniamo quello dello smantellamento della bindoville di Scordovillo uno degli atti e dei provvedimenti che la nuova amministrazione comunale dovrà andare ad attuare immediatamente. Il campo di Scordovillo dovrà essere smantellato ed i rom sistemati fuori dalla cinta urbana e dotati di tutti i comfort necessari, costantemente monitorati ed allo stesso tempo debitamente serviti da linee di trasporto pubblico per il collegamento col centro urbano”. Colombo sortine che il suo movimento “a differenza di altri”, non crede “ in alcun processo integrativo di massa di questa comunità, cosa che in realtà neppure la maggior parte di loro stessi vuole, siamo – aggiunge – per la difesa delle differenze culturali e sarebbe un grande errore pensare di azzerare queste distinzioni annullando,come una certa classe politica miope ha tentato di fare,l’etnia di queste persone che possa piacere o meno,hanno cultura,modi di vivere e di pensare diverso dal nostro,nonostante siano per diritto di suolo lametini”. Ed annuncia che “alla luce di tutto questo cercheremo di avviare nel corso dei prossimi anni una sorta di politica tesa alla riacquisizione del loro status di nomadi, attraverso appunto il riconoscimento di quelli che sono gli usi ed i costumi di questa etnia, che ormai da moltissimi anni sono divenuti stanziali ma che per perverse logiche del sistema politico attuato dalle amministrazioni passate, ai fini fiscali sono stati sempre considerati zingari, sostenuti e mantenuti oltre che coi fondi europei a loro destinati,anche con quelli regionali e comunali i quali dovevano essere indirizzati solo verso chi è lametino per diritto di sangue”. Quindi per Colombo, “questa consuetudine deve essere pertanto interrotta”. Tra i programmi di Forza Nuova quindi c’e’ lo smantellamento del campo di Scordovillo”, un programma che vuole realizzare “attraverso l’ausilio – spiega Colombo – dei fondi europei a loro destinati, di farli tornare ad essere nomadi e per come è loro millenaria tradizione e vocazione dovranno spostarsi da un luogo ad un altro”.

Questa è l’idea di Forza Nuova, per “Scordovillo e per questa comunità, che nel rispetto delle differenze culturali – sostiene Colombo – dovrà continuare ad esistere, senza alcuna integrazione forzata e non voluta”. E per il Portavoce Regionale Forza Nuova Calabria “fino a che questo processo possa trovare completa realizzazione, gli stessi rom non potranno più pesare sulla nostra città e non dovranno godere più di alcun benefit da parte dell’amministrazione comunale, nessuna corsia preferenziale dunque,soprattutto nell’assegnazione degli alloggi popolari Aterp,con una legge regionale che a mio avviso va rivista il prima possibile,per troppi anni i lametini hanno dovuto subire una sorta di razzismo nei loro confronti, senza che si avesse da parte del sindaco la minima percezione di quanto i cittadini abbiano e stiano ancora soffrendo, con disoccupazione ed emergenza abitativa a farla da padrone”.