Lamezia: Grandinetti “non lascio la politica ma raddoppio”

grandinetti28-05
-di Claudia Strangis
Lamezia Terme – Dopo dieci anni di consiliatura e dieci mesi da presidente del consiglio comunale, Francesco Grandinetti, in una conferenza stampa, ha tracciato un bilancio della sua esperienza politica, non nascondendo una certa amarezza per le vicissitudini pre-amministrative: “c’è stata ingratitudine nel centro sinistra è da qui scaturisce anche l’amarezza” aggiungendo poi “non voglio che arrivino persone da Roma per dettare legge e rovinare quello che si è costruito negli anni”. La sua scelta di non candidarsi e di “uscire dai giochi” è stata dettata dal “non voler tradire gli elettori, sacrificandomi” e ha specificato che non si tratta di un addio alla politica e che “non lascia ma raddoppia”, preannunciando che dal 2 giugno comincerà a lavorare e si capiranno molte cose. La sua intenzione è quella di far diventare il suo movimento l’area di rinnovamento del Pd, diventandone il “disincrostatore”. Grandinetti, esprimendo tutto il suo rammarico, traccia quella che è la sua visione della politica: “non esiste gratitudine ma solo logiche di potere” ha spiegato, aggiungendo che “da soli è difficile farcela e bisogna alzare i gomiti per risalire, operando come ha fatto Renzi a livello nazionale”.
Grandinetti, comunque, polemiche politiche a parte, ha tracciato e ha ripercorso le tappe fondamentali della sua esperienza come uno dei protagonisti della politica lametina, rimarcando il fatto di aver lavorato, in questi mesi, “al massimo della forza e della responsabilità”. “Molte sono le cose fatte di cui vado fiero – ha aggiunto – tra cui il Psc, approvato per la nostra tenacia, abbiamo sviluppato il piano spiaggia, in gestazione da molto tempo”. Altro punto, quello della sanità, “con un consiglio – ha specificato – che si è fatto carico delle istanze delle associazioni e dei comitati. Nel silenzio dei politici lametini nazionali di destra e sinistra”. “Abbiamo occupato – ha proseguito poi –il Comune di Catanzaro, con il consiglio comunale congiunto, per rimarcare il ruolo paritario di Lamezia con il capoluogo”. Un pensiero anche alle battaglie per l’Infocontact e per il carcere, a quella per evitare il dissesto, e un ulteriore rammarico per non aver potuto portare in consiglio debiti fuori bilancio e consuntivo 2014 e per la questione Icom, “un no che ha continuato alla desertificazione e al declino della città”. Grandinetti poi, ha salutato uscieri, segreteria, dipendenti e vigili urbani, per il lavoro svolto con lui in questi mesi, e ha rimarcato il fatto di aver continuato a svolgere il proprio lavoro nonostante la sua sia stata una “presidenza senza budget, spendendo solo per i microfoni per il consiglio comunale all’aperto dell’agosto scorso”. Secondo Grandinetti ciò che evidentemente manca è l’attenzione alle più piccole cose ma “basilari come l’abbattimento delle barriere architettoniche nel Comune di Nicastro”, e ha sottolineato “il poco rispetto istituzionale” riferendosi alla sala consiliare occupata e “usata come deposito del materiale elettorale”. Il presidente del consiglio comunale, poi , ha concluso la conferenza stampa con uno spazio “personale”: ha annunciato prima di voler costruire un cityplex, un cinema multisala nel centro di Lamezia e, in un secondo momento ha “rimproverato” il sindaco perché, “nonostante continui a fare intitolazioni, si è dimenticato sia di mio padre che di mio nonno”. “Nei teatri – ha specificato- ha sempre parlato di aver acquistato il cinema per Lamezia, dimenticando chi, negli anni venti, lo costruì”.