Lamezia Terme – “L’avvocato Mascaro dimostra di non conoscere la storia di Lamezia e dei precedenti tre Comuni, la realtà del nostro territorio e la legislazione in materia di vincoli paesaggistici”. Ne è convinto Costantino Fittante ex sidnaco di S. Eufemia, ora militante di Sel, che inteviene nel dibattito politico, post primo turno, facendo ricorso alla affermazioni che avrebbe fatto nel cosro di alcuni cominzi tenuti da Mascaro e che lo avrebbe accsuato del “mancato sviluppo di Sant’Eufemia perchè a metà degli anni ’60, da Sindaco ho chiesto e ottenuto l’applicazione del vincolo paesaggistico all’intero territorio comunale”. Qundi per Fittante Mascaro “dimostra di non conoscere la storia di Lamezia e dei precedenti tre Comuni, la realtà del nostro territorio e la legislazione in materia di vincoli paesaggistici”. Per Fittante “la realtà del nostro territorio racconta un’altra storia fatta di cose concrete”. E facendo ricorso alla memeoria l’ex sidnaco di S. Eufemia Lamezia, all’epocoa epsonete del Partito cominista Italiano, ricorda che “Sant’Eufemia nei 55 anni passati, prima e dopo l’unificazione, è cresciuta e come ha aumentato – aggiunge – considerevolmente la popolazione residente; si sono relizzate opere e infrastrutture al servizio degli abitanti stanziali ( scuole, edilizia popolare pubblica, abitazioni per il personale ferroviario e postale, case private, strade e piazze, strutture sportive e parchi, impianti a rete, ecc.) e dell’intero territorio (strada dei Due Mari, Ponti, Autostrada, nuovo tracciato della SS 18 verso sud e verso nord, Villaggi Turistici “Marinella” e “Ginepri” – 80 mini appartamenti confiscati a camorristi e assegnati in proprietà al Comune, ecc.); sono stati realizzati il Centro Meccanizzazione delle Poste, gli impianti della SIR – NIR e le infrastrutture industriali, il Centro Agro Alimentare – oggi Fondazione Terina – l’Aeroporto e le moltissimi Serre e i Capannoni per attività artigianali e agricole”. Interventi, che secondo Fittante, “malgrado il vincolo, in gran parte realizzati o programmati dalla mia Amministrazione o con la sua partecipazione da protagonista in Istituzioni che vedevano la presenza di personalità di grande livello culturale e morale, per altro da me apprezzati come “maestri ed esempi positivi di vita e di buona politica”( Consorzio per l’Aeroporto e per l’Area Industriale, Regione, per fare solo alcuni riferimenti)”. Qunid Fittante fa presente a Mascaro che “se il vincolo, proposto secondo legge dal Consiglio Comunale di Sant’Eufemia e decretato dal Ministro competente dell’epoca, costituiva impedimento allo sviluppo, tanti dei suoi attuali amici e sodali, da Amministratori potevano proporre la sua rimozione”. E per rimuovere qusto vincolo per Fittante “le occasioni non sono mancate” e ricorda “l’approvazione nel ’71 del Programma di Fabbricazione del nuovo Comune e nel 1988 del Piano Regolatore Gnerale”. Per Fitante se “non lo hanno fatto è stato o perché interessati solo ai posti di potere o perchè hanno ritenuto la vigenza del vincolo non costituiva ostacolo alcuno”. Qunid Fittante va “orgoglioso per aver fatto quella scelta, unico Comune calabrese, assistito dall’indimenticabile prof.ssa Zinzi e assecondato da un Ministro di certo non comunista”. Ma Fittante va oltre e ritiene che “sono tanti altri i fattori che impediscono o limitano lo sviluppo di Lamezia”. Uno dei principali, spiega, “sta nel pesante condizionamento che la ‘ndrangheta esercita nei confronti dell’imprenditoria e delle Istituizioni, la cui soffocante presenza diretta o indiretta abbiamo potuto riscontrare anche in questa campagna elettorale”. Sitauzioen che secondo Fittante “frenano lo sviluppo di Lamezia gli imprenditori trasformatisi in “prenditori”, tutti quelli che nel corso dei decenni hanno considerato Lamezia un territorio da depredare, avviando fantomatici progetti imprenditoriali finalizzati soltanto a sfruttare la manna di contributi pubblici del momento, per poi chiudere bottega qualche mese dopo”. E sempre secondo Fittante la ‘ndrangheta “frena lo sviluppo di Lamezia una certa classe imprenditoriale e di professionisti che, anziché puntare sulle risorse di questo territorio per generare meccanismi virtuosi per creare ricchezza e occupazione, preferisce il parassitismo rimanendo strettamente legati al politico di governo di turno, anteponendo le logiche del tornaconto personale alle possibilità di una crescita sana e di lungo periodo per la nostra Città”. L’ex sindaco di S.Eufemia sfida “chiunque a portare un solo esempio di imprenditore o di singolo cittadino che ha rinunciato ad investire per l’esistenza del vincolo paesaggistico”. Fittante può “dimostrare invece di ditte disposte a venire per impiantare attività nell’area ex Sir e scappati appena appreso che qui si deve pagare il “pizzo”, e se ti rifiuti di sottostare alle diversificate richieste delle cosche, a cominciare da chi deve eseguire il movimento terra, la costruzione degli immobili e quant’altro, rischi il danneggiamento del tuo cantiere e delle tue attrezzature mobili o fisse”. Qundi Fiattante suggerisce “all’avvocato Mascaro di essere più prudente. Gridi di meno e si documenti di più. Altrimenti rischia di somigliare a quegli invasati imbonitori da fiera di paese i quali per decantare i propri scadenti prodotti denigravano quelli molto più buoni dei concorrenti. E per chi vuole fare il Sindaco un comportamentio simile non va bene”.