-di Claudia Strangis
Lamezia Terme – A tre giorni dal voto, continuano a delinearsi i possibili scenari in vista del ballottaggio di domenica. Dopo i risultati elettorali del 31 maggio, i candidati che non hanno vinto ma che hanno comunque raggiunto un discreto numero di preferenze, hanno dalla loro la possibilità di essere “l’ago della bilancia”. Nonostante questo, nessun apparentamento ufficiale è stato definito e dichiarato da entrambi i candidati. Ultimo in ordine di tempo a definire la sua posizione, Mimmo Gianturco, leader di Sovranità Popolare e candidato a sindaco con le due liste che lo appoggiavano al primo turno. Forte del suo 6,5% di preferenze, Gianturco ha dichiarato, oggi una conferenza stampa, che “non solo in questa fase ma anche nel prosieguo, centrodestra e centrosinistra dovranno fare i conti con noi”. Una consapevolezza che gli arriva dai voti ottenuti nella prima tornata elettorale che “hanno sancito – ha affermato – la nostra presa e la nostra incisività politica e sociale sul territorio, dettata – ha poi aggiunto – da anni di impegno e presenza costante”. Per quanto riguarda,invece, il voto di domenica, Gianturco invita i suoi ad andare a votare e a scegliere una valida alternativa, nonostante non si senta rappresentato da nessuno dei due candidati. Il suo e quello del movimento di cui è portavoce, è un rifiuto della “politica utilitaristica”, con la convinzione di poter continuare a fare politica anche fuori dal consiglio comunale. Il suo ingresso e il posto nella civica assise, infatti, è vincolato dalla vittoria al ballottaggio di Paolo Mascaro, ma Gianturco continua a dichiararsi per la coerenza politica, discostandosi “da chi, come Pasqualino Ruberto, ha già fatto accordi sottobanco e non in maniera ufficiale con Tommaso Sonni, sancendo un tipo di accordo e indirizzando i suoi voti quel senso”. Gianturco vuole che l’elettorato si senta “libero di prendere la decisione che ritiene opportuna”, aggiungendo poi che “proprio per la coerenza che ci contraddistingue invitiamo a pensare seriamente e ad andare a votare ed individuare un cambiamento”. Nonostante su questo ultimo punto, sia evidente un po’ di sarcasmo dettato proprio dal tipo di impostazione che lui e il suo movimento hanno sempre dato al loro modo di fare politica, contro un certo tipo di partiti, Gianturco ha parlato di individuare una “valida alternativa”. Qualcuno, ha spiegato il leader di Sovranità, aveva ipotizzato un avvicinamento al centrodestra, “ma – ha sottolineato – dai più spregiudicati anche dal centrosinistra”. Questa ipotesi da Gianturco è stato definita “impossibile, non tanto per Sonni ma per il fatto che lui rappresenta la continuazione rispetto all’Amministrazione Speranza – Galati”. “La chiamo così – ha spiegato – perché c’erano degli inciuci palesi e la vicenda Calabresi nel mondo ne è la testimonianza e Sonni – ha aggiunto – nonostante tenti di divincolarsi dall’abbraccio Lo Moro/Speranza, continua a portare avanti il progetto fallimentare della giunta precedente”. Rispetto al voto del 31 e ai risultati ottenuti, Gianturco ha affermato che il centrodestra “ha capito che senza di noi non può avere vita facile”, e che le sue due liste hanno superato “altre che storicamente si candidano spesso, ma che sono contenitori vuoti ed escono come funghi solo in campagna elettorale”. Il suo movimento,invece, secondo Gianturco “è stato esempio di rinnovamento, ci abbiamo messo la faccia, tentando di spezzare le catene partitiche per cambiare qualcosa in città”.