Comunali Lamezia: Facebook svela chi ha votato per Sonni o Mascaro

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Lamezia Terme – Siamo alle battute finali, fra non molto  dalle urne uscirà il nome del prossimo sindaco di Lamezia Terme. In molti si domanderanno come avranno votato gli schieramenti politici che al primo turno hanno sostenuto come candidati a sindaco Pasqualino Ruberto, Nicola Mazzocca, Mimmo Gianturco e Pino D’Ippolito, dal momento che avevano lasciato liberi i propri elettorali di votare secondo coscienza e senza alcun vincolo. Una domanda alla quale sarà difficile rispondere con certezza. Ma se si va a spulciare sui social network, ad iniziare da Facebook, non è difficile scoprire come alcune persone vicine a Pasqualino Roberto, ben identificabili, abbiano invitato gli elettori a votare per Tommaso Sonni. Una prova diretta di ciò che era emerso nella scorsa settimana, e cioè che erano stati sottoscritti degli accordi “sottobanco” per far confluire i voti sul candidato del centrosinistra in cambio di incarichi, e’ il messaggio inviato da Patrizia Nicolazzo, candidata nella lista “Ruberto Sindaco” e molto vicina al leader di Labor, che Il 10 giugno scorso ha scritto:

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“Amici carissimi lo stordimento per la delusione, non personale, ma che in generale ho avuto vedendo i risultati del voto in città e passata…Sono più grintosa e agguerrita di prima, vi chiedo un ultimo sforzo…difficile ma necessario per concludere questa guerra elettorale! Certo volevamo un finale diverse a Pino Galati è chiaro che dobbiamo votare Sonni!”. Di fatto la Nicolazzo smentisce Pasqualino Ruberto che probabilmente “stanco” di essere “vittima” di attacchi e di essere accusato di accordi sottobanco con Tommaso Sonni, che secondo alcune voci gli avevano promesso la presidenza del consiglio comunale in cambio del suo appoggio a Sonni, sempre su Facebook aveva postato un messaggio con il quale aveva definito strano “il dibattito politico in città: ognuno dice la sua e si arroga il diritto di dire cosa faccio io e quali accordi ho fatto a destra e a manca. Capisco che può essere anche un modo per sentirsi “grandi” e per fare notizia ma non vi sembra un po’ troppo?” E rivolgendosi ai suoi presunti “denigratori” ricordò di “aver detto in maniera chiara e decisa di aver lasciato liberi i suoi elettori di votare secondo coscienza e senza alcun “vincolo””. Ma il messaggio della Nicolazzo, postato qualche giorno prima, svela una realtà ben diversa.